Auto smembrate e pezzi di ricambio al mercato nero, il fenomeno dei “cannibali” in Brianza e in Lombardia

Un business criminale sempre più diffuso, la Lombardia è la regione più colpita: auto spogliate dei pezzi pregiati in tempi record, dai 50 ai 90 secondi.
Una delle Audi cannibalizzate dai ladri - foto di repertorio
Una delle Audi cannibalizzate dai ladri – foto di repertorio

I cannibali sono tra noi. Si cibano di auto, di pezzi di ricambio. E lo fanno in fretta: impiegano dai 50 ai 90 secondi. Un business criminale gestito da vere e proprie organizzazioni che è sempre più diffuso e vede la Lombardia guidare le classifica delle regioni più a rischio seguita da Lazio e Campania. Tecnicamente si chiamano “furti parziali di autovetture”.
Nel mirino finiscono soprattutto utilitarie, ma i ladri non disdegnano anche vetture premium. E i danni per chi si ritrova l’auto spogliata di fanali, cruscotto o paraurti – e recentemente di grande “interesse” sono anche le batterie delle auto elettriche – possono arrivare tranquillamente a qualche migliaio di euro. I pezzi asportati sono poi destinati al mercato illegale dei ricambi sia nel nostro Paese che in Nord Africa, Emirati Arabi e Su Africa.

Auto smembrate e pezzi di ricambio al mercato nero, l’analisi della società specializzata

Ad analizzare il fenomeno è stata la società LoJack Italia, del Gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per l’automotive e nel recupero di veicoli rubati. La società, solo nel primo semestre di quest’anno, grazie a dispositivi di localizzazione con tecnologia in radiofrequenza installati sui veicoli, ne ha recuperati 1.032 per un valore complessivo di 33,4 milioni.
L’analisi svolta da LoJack Italia riguarda il primo semestre di quest’anno ed è basata su dati di elaborazioni e studi nazionali e internazionali sul fenomeno integrati con le statistiche dei dispositivi, oltre un milione, installati dalla società sui veicoli in circolazione in Italia. Solo nel 2024 sono stati quasi 14mila (+3,5% rispetto all’anno precedente) gli interventi per riparare danni causati da furti parziali o tentativi di furto.
La “cannibalizzazione” riguarda – un caso ogni tre – soprattutto veicoli tra i 4 e i 6 anni di vita. Fiat Panda, 500, la vecchia Punto, Ypsilon, 500X e Jeep Renegade sono alcuni tra i modelli preferiti dai ladri di ricambi, Ma piacciono anche Audi, Smart, Alfa Romeo, Ford, Peugeot, Renault, Citroen, Toyota e Lexus, Range Rover e Volkswagen. A livello di latitudini, al sud le più colpite sono Panda e 500, al nord le giapponesi e le tedesche. In Lombardia si verifica il 40% dei furti parziali di tutto il Paese. Un fenomeno al quale va affiancato quello dei furti d’auto: sono oltre 136mila i veicoli rubati ogni anno in Italia.

Secondo gli interventi registrati nei centri di riparazione Car Clinic, nel 2024, a livello provinciale, Monza e la Brianza è nella “top ten” italiana, al nono posto, con 319 casi. In testa Roma (1.981) seguita da Milano (1.907) e Torino (1.051). A livello regionale, le regioni con più casi di furti parziali troviamo la Lombardia, con 3.444 interventi registrati nei centri Car Clinic. Seguono Lazio (2.273 casi), Campania (1.536) e Piemonte (1.313).

Auto smembrate e pezzi di ricambio al mercato nero, la selezione e le preferenze

E quando si parla di pezzi di ricambio c’è una vera e propria selezione. E il valore di ognuno può essere sensibilmente diverso a seconda del veicolo sul quale è montato. Ecco allora che per un fanale si può andare dai 500 euro per quello di fascia più bassa fino ai 2.500 euro. Anche un semplice paraurti può valere fino a 800 euro (minimo 45 euro), 920 euro un monitor del navigatore (180 euro il minimo), 1.500 euro i cerchi in lega (450 euro). Poi, si diceva, l’ultima frontiera sono le batterie che vengono alloggiate nelle vetture elettriche, molto costose, e poi i catalizzatori, che contengono metalli preziosi come platino e palladio. E, ancora, i gruppi ottici più avanzati con led, laser e sistemi di orientamento automatico che possono arrivare a 5mila euro di valore. Ma tutto, in generale, fa brodo: quindi non mancano i furti di centraline elettroniche, cruscotti, volanti e motori. I ladri più organizzati spesso si portano via l’auto intera, trainandola o accendendola con chiavi clonate oppure, in due minuti, connettendosi alla rete CAN bus, auto che poi smembrano con calma, in posti sicuri, nel giro di poche ore. Altri agiscono invece per strada, approfittando della notte, e il risultato, come sarà capitato a molti, è di vedere, il mattino successivo, le carcasse abbandonate senza fanali, ruote e cruscotto

L'autore

Classe 1971, faccio il giornalista dal secolo scorso, da fresco universitario. Sempre fedele al Cittadino, sono stato prima collaboratore locale, poi, da assunto, praticante e infine professionista, dal 2008. Le mie passioni? La cronaca nera e le storie (belle) delle persone. Ma anche lo sport, il rosso (Ferrari e Ducati), il verde dei campi da calcio e l’arancione di quelli da tennis (e del pallone da basket). E poi le serie tv, i libri di Simenon e una pedalata al parco, di Monza naturalmente.