Mobilità, la top10 della Brianza: a Monza i cinque incroci più pericolosi per i ciclisti

Sono a Monza i cinque incroci più pericolosi per i ciclisti tra i dieci individuati in Brianza dai tecnici che hanno aggiornato il Piano strategico provinciale della mobilità ciclistica.
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È un primato per nulla invidiabile quello conquistato da Monza: nel capoluogo sono localizzati i cinque incroci più pericolosi per i ciclisti tra i dieci individuati in Brianza dai tecnici del centro studi Pim di Milano che hanno redatto l’aggiornamento del Piano strategico provinciale della mobilità ciclistica con cui hanno rivisto il documento elaborato nel 2014. Il testo, approvato all’unanimità dal consiglio brianzolo a metà ottobre, mette in fila i “punti nerisulla base degli incidenti rilevati nell’arco del triennio 2020-2022.

Mobilità, la top10 della Brianza: la fotografia di Monza

Il più critico è la rotatoria tra i viali Stucchi e Sicilia in cui si sono contati venti feriti: secondo gli esperti la mancanza di un ascensore o di una rampa comoda scoraggia l’utilizzo della passerella a nord dell’intersezione e aumenta i rischi in quanto in tanti imboccano la rotonda in sella alle due ruote
«I costi sociali legati agli incidenti sono molto elevati – ha affermato il funzionario della Provincia Fabio Andreoniin caso di morte possono arrivare a 1.500.000 euro»: nel triennio considerato in viale Stucchi hanno superato di poco il milione.
Monza, ha aggiunto, ha meritato la maglia nera per la pericolosità di altri quattro incroci: quello tra il vialone Cesare Battisti e via Boito che ha lasciato a terra undici persone, l’intersezione tra i viali Libertà e Stucchi con nove, la rotatoria tra i viali Lombardia, Romagna e Campania in cui sono rimasti contusi altri nove ciclisti seguita dall’incrocio tra corso Milano e via Cairoli dove i feriti sono stati otto.

Mobilità, la top10 della Brianza: sul podi Brugherio e Bellusco, poi Bovisio Masciago

Subito dietro si piazzano due nodi di Brugherio: quelli tra viale Lombardia e via Virgilio e tra viale Lombardia e via Cajani che hanno coinvolto, rispettivamente, sette e sei persone. Sono state sei le vittime di altri due punti neri: l’incrocio di Bellusco tra la Sp2 e via Ornago e l’intersezione tra corso Como e via Bonaparte tra Bovisio Masciago e Limbiate, mentre a Giussano si sono fermate a cinque all’incrocio tra le vie IV Novembre e Udine. Per tutelare i ciclisti e i pedoni i tecnici suggeriscono, di volta in volta, di migliorare la segnaletica, di installare dissuasori di velocità e di realizzare nuove corsie ciclopedonali.

Mobilità, la top10 della Brianza: il lavoro della Provincia

«Solo quando la rete ciclabile è sicura e ben connessa le persone scelgono di utilizzarla – ha notato il presidente della Provincia Luca Santambrogiocon l’aggiornamento del piano confermiamo il nostro impegno per rendere la mobilità sempre più sostenibile».
«Il nostro obiettivo è quello di costruire una rete ciclabile provinciale integrata con il trasporto pubblico locale – ha spiegato il consigliere delegato alla Mobilità Alessandro Rossiniabbiamo mappato con una maggiore precisione la rete delle piste» indicando sulle cartine le stazioni, i punti di interscambio e i luoghi frequentati dal pubblico tra cui uffici, scuole, biblioteche e ospedali. Il piano, che si armonizza con quello generale della mobilità sostenibile, nelle intenzioni dell’ente brianzolo, dovrebbe stimolare le amministrazioni locali a progettare tracciati che tocchino più città e percorsi che non si interrompano al confine tra un comune e l’altro in modo da «dare il più possibile continuità» a chi si sposta sulle due ruote.