Monza si è trasformata nella capitale della legalità, accogliendo al teatro Binario 7 studenti, docenti, rappresentanti delle forze dell’ordine, autorità civili e militari, famiglie e cittadini per la cerimonia di premiazione del Progetto interforze in memoria delle Vittime del dovere. Un’iniziativa che, ancora una volta, ha unito memoria e futuro, ricordando chi ha perso la vita servendo lo Stato e premiando chi oggi si impegna a costruire un domani più consapevole, giusto e responsabile.
I corridoi del Binario 7 si sono riempiti di voci entusiaste di studenti provenienti da diverse province lombarde, tutti uniti da un unico filo conduttore: la volontà di ricordare e di imparare. La cerimonia si è aperta con un momento di raccoglimento dedicato alle vittime del dovere: uomini e donne delle forze dell’ordine e delle forze armate che hanno sacrificato la propria vita per garantire sicurezza, giustizia e libertà.
Vittime del dovere: un premio per il Meroni di Lissone

«Ringrazio l’associazione per tutto il lavoro che fa con i ragazzi – ha detto Paolo Pilotto, sindaco di Monza – facendo conoscere non solo le forze dell’ordine ma per tutti gli aspetti e i contenuti che vengono trattati. Credo che non basti coinvolgere solo i giovani serve, un maggior coinvolgimento anche degli adulti, hanno bisogno anche loro di essere motivati e ascoltare testimonianza positive».
Numerosi i lavori presentati da studenti delle varie scuole, per la Brianza solo il Meroni di Lissone che si è aggiudicato il premio nella categoria Arma dei carabinieri, con la creazione dello stemma dei carabinieri a cavallo: una quercia che richiama allo stesso tempo la fiamma dell’Arma e la presenza vigile dei carabinieri sul territorio. Tanti e diversi gli elaborati creativi: video, testi, disegni, progetti multimediali e lavori di ricerca. Gli studenti hanno raccontato con parole, immagini e musica la loro visione della legalità: un mosaico di storie sincere e potenti, capaci di emozionare il pubblico e far emergere la voce di una generazione che vuole capire, costruire, migliorare.
Vittime del dovere: Zakia, la vedova di Luca Attanasio

Sul palco, alcuni dei vincitori hanno preso il microfono con emozione e orgoglio. Durante la cerimonia, i rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’associazione Vittime del Dovere hanno sottolineato quanto sia importante che i giovani incontrino e conoscano la realtà di chi, ogni giorno, lavora per garantire sicurezza e giustizia. Molti interventi hanno ricordato le storie delle vittime, restituendo loro voce e dignità. Perché dietro ogni uniforme ci sono una persona, una famiglia, una storia di coraggio e dedizione, i cui familiari erano presenti, conferendo alla giornata un profondo significato umano e commemorativo, nel segno della memoria e del riconoscimento del sacrificio compiuto dai loro cari, tra loro Zakia Attanasio Seddiki, vedova dell’ambasciatore dell’Italia in Congo Luca Attanasio.
«Vedere tanti ragazzi insieme condividere un momento così importante è emozionante – ha detto la vedova Attanasio – è l’occasione per “passare” loro la memoria e questo è un grande segnale di speranza. Si parla di chi non c’è più ma anche di chi è rimasto, questo il valore aggiunto». La cerimonia è stata anche l’occasione per annunciare le novità del Progetto interforze per l’anno scolastico in corso (qui tutte le informazioni) alcune le novità come il coinvolgimento dei vigili del fuoco e della polizia locale, il ritorno a incontri in presenza e, infine, è stata lanciata l’idea di organizzare una giornata della legalità a Monza ad aprile.
