«Una vera e propria fabbrica del bene». È la definizione della Casa della Carità, il progetto caritativo avviato nella sede di via Alfieri 8 a Seregno nel 2020 dalla comunità pastorale San Giovanni Paolo II, che mercoledì 8 ottobre è emersa durante un meeting promosso dal Lions Club Seregno Brianza sul posto, con la finalità di consentire alla struttura lionistica, non solo locale, di meglio conoscere le attività portate avanti dal direttore Gabriele Moretto, dai suoi collaboratori e dai tanti volontari. La serata ha registrato la partecipazione, tra gli altri, dello stesso Moretto, di Luigi Losa, uno dei motori organizzativi della Casa della Carità, nonché di monsignor Bruno Molinari, amministratore delle parrocchie seregnesi, dell’assessore alle Politiche sociali Laura Capelli, della presidente della quinta circoscrizione dei Lions Olimpia Morollo e del presidente della zona B Claudio Pedrazzini.
Lions Club: l’entusiasmo del presidente Giorgio Formenti
«È con grande piacere -ha spiegato Giorgio Formenti, presidente del Lions Club Seregno Brianza– che questa sera mettiamo in atto uno dei punti cardine dell’annata che ho l’onore di guidare. All’inizio del mio mandato, ho tracciato le linee guida, subito recepite, che si basano su un rapporto con la città ed i seregnesi. Mi sembrava corretto e giusto, in un momento storico come quello che stiamo vivendo, concentrare la nostra attenzione ed i nostri sforzi cercando di dare una mano, di aiutare i più fragili, i più sensibili e tutte quelle persone che in qualche modo necessitano di un sostegno». Formenti, che ha ricordato anche un confronto precedente con il vicesindaco William Viganò ed il comandante della Polizia locale Umberto Trope, per definire un service sulla sicurezza, ha inoltre concluso: «Già prima della mia nomina, ho incontrato Moretto e Losa ed ho coniato la definizione di fabbrica del bene per la Casa della Carità. Anzi, sarebbe più pertinente parlare di industria di fare del bene». Non è mancata una visita guidata alla sede.