Dopo il debutto sul palco del Binario 7 a Monza, il Festival delle geografie si apre a Villasanta con la sua settima edizione che si svolgerà in Villa Camperio dal 18 al 21 settembre.
“Città: luoghi, racconti e visioni urbane” è il tema scelto per la rassegna di quest’anno. «Le città sono un orizzonte di opportunità, polo dell’attrazione, motore dell’innovazione e riflesso delle contraddizioni della società attuale. Le città sono laboratori in evoluzione, tessuti complessi di un mondo che si trasforma», spiegano i promotori della rassegna, organizzata dalla Casa dei popoli.
Festival delle Geografie a Villasanta: l’associazione Amici della speranza in scena con L’Odissea
La rassegna si apre alle 18, con il saluto del sindaco, Lorenzo Galli, dell’assessore alla Cultura Valeria Bassani e di Lorenzo Ornaghi, presidente dalla Casa dei popoli. Tra i protagonisti, oltre ai relatori, docenti, scrittori e giornalisti anche i ragazzi dell’associazione Amici della speranza che proporranno lo spettacolo “L’Odissea”, il 19 settembre alle 18. Sul palco anche agli studenti del comprensivo di Villasanta che il 20 settembre presenteranno il progetto “Spazio allo spazio”.
Festival delle Geografie a Villasanta: escursioni lungo il Lambro a Monza
Città, architettura, urbanistica ma anche natura. Sempre il 20 alle 10.30 e alle 15, al santuario della Madonna delle Grazie a Monza, sarà possibile partecipare a escursioni lungo le rive del Lambro, insieme agli studenti dell’istituto Mapelli.
Alle 11 l’assessore all’Urbanistica, Carlo Sormani dialogherà con Tommaso Frangioni, ricercatore del Politecnico di Milano presentando il progetto METROmosaic, un’indagine sulla mobilità residenziale nelle aree urbane di Milano e Roma, con un focus su Villasanta. Tanti gli spunti e le declinazioni del tema, come “Abitare nei pressi del sacro”, in programma il 20 con l’antropologo Marco Traversari.
Festival delle Geografie a Villasanta: due mostre fotografiche
Due le mostre fotografiche: “Placemaking”, l’arte di attivare la città attraverso la bellezza dello spazio pubblico e “Quale futuro per Kibera?”, il racconto di uno dei più affollati slum dell’Africa, attraverso gli scatti di Bruno Zanzottera.