Calcio, mister Avella disegna il Seregno Fbc: girone, rosa e futuro sotto la sua lente

Il tecnico, alla seconda stagione in azzurro, racconta ambizioni, prospettive e difficoltà di una piazza storica, alle prese con l'esigenza di una risalita dopo il patatrac del 2023
Calcio 2025 Seregno Fbc Eccellenza staff
Gabriele Avella, primo a destra, con il suo staff, il direttore organizzativo Mirko Raccosta ed il direttore sportivo Alessandro Abdalla

Non ha mai avuto l’ambizione di occupare la scena, preferendo un atteggiamento di basso profilo. Forse anche per questo, quando un anno fa è cominciata la sua avventura in azzurro nel campionato di Promozione, ha un po’ faticato a fare breccia nel cuore dei tifosi, che però strada facendo hanno riconosciuto la bontà del suo lavoro, testimoniata dall’incredibile rimonta nel girone di ritorno sulla Vis Nova Giussano, fermatasi ad una manciata di minuti dalla concretizzazione di un sorpasso clamoroso, prima della vittoria nella finale dei playoff del girone B sulla Speranza Agrate, che ha fruttato l’accesso all’Eccellenza, e di una frenata nel turno successivo della post season, quando ormai la spia delle energie mentali segnalava la riserva. Classe 1982, Gabriele Avella, precedentemente all’arrivo sulla panchina del Seregno Fbc, ha guidato Ac Lissone, Biassono e Vis Nova Giussano. La sua è la parabola di un tecnico che, uno step alla volta, si sta guadagnando credibilità nel panorama dilettantistico del calcio lombardo.

Calcio: l’obiettivo è proporre un bel gioco

«Le prospettive per la nuova stagione -spiega, dopo l’avvio della fase di preparazione- sono quelle di lavorare per creare un bel gioco, con più attenzione alla fase difensiva rispetto al recente passato. Proveremo come è giusto a vincere ogni gara, sapendo che siamo stati inseriti in un girone equilibrato, con quattro o cinque squadre di assoluto valore. La nostra volontà, nel limite del possibile, sarà quella di tenere sempre in mano il pallino del gioco». Il riferimento al girone B dell’Eccellenza regionale apre ad un approfondimento: «Sono contento che la federazione abbia un po’ mischiato le carte, circostanza che consentirà al pubblico di poter apprezzare qualcosa di nuovo. Noi ci misureremo con realtà molto competitive: penso a titolo di esempio al Ponte San Pietro Mapello, all’Academy Calvairate, al Caravaggio, al Codogno ed al Fanfulla, ma probabilmente sto dimenticando qualche squadra che meriterebbe di essere citata. Lo faremo sapendo che rappresentiamo Seregno ed il Seregno, una piazza storica, ma la storia da sola non è sufficiente per vincere le partite».

Calcio: la storia della piazza, tra passato e futuro

E qui c’è spazio per una riflessione: «Anche lo scorso anno sembrava che fosse scontata una nostra vittoria, appunto perché una compagine come il Seregno in Promozione era fuori contesto. Al contrario, siamo partiti da zero, con più della metà della formazione titolare che, solo qualche stagione prima, era con me al Biassono in Prima categoria. Chiaramente, il prestigio e la storia della piazza sono fuori discussione, ma questa storia non va dimenticato che si era interrotta nel 2023 e noi tutti, ora, con entusiasmo, ci stiamo impegnando per recuperarla e rilanciarla. Oggi come oggi, tuttavia, ci sono società che rappresentano paesi e città più piccoli di Seregno, con meno storia, ma probabilmente più pronte a fare un passo in avanti in quanto a programmazione complessiva. L’Eccellenza è una categoria complicata, con concorrenti che inseguono da tempo la serie D, anche investendo molto, senza essere fin qui riusciti a coronare i sogni. Noi vogliamo muoverci con intelligenza, con il desiderio di farci comunque trovare pronti, se si presentasse l’occasione giusta. L’ambiente è caratterizzato da un bel clima e l’obiettivo comune è la sua crescita».

Calcio: l’importanza del primo mese di attività

La chiosa torna su un piano più marcatamente legato all’attualità agonistica: «Il primo mese di attività ci permetterà di capire se abbiamo fatto tutto bene in estate. Abbiamo una rosa di ventidue giocatori, con tanti giovani che rappresentano buoni prospetti per il futuro. Qualcuno di loro ha già giocato in una prima squadra, altri no: ciò che è stato fatto prima, però, non conta. Conterà quello che ciascuno saprà dimostrare sul campo e fuori da qui in avanti. Lo zoccolo duro degli atleti protagonisti un anno fa in Promozione dovrà saper trascinare ed aiutare gli altri».

L'autore

Seregnese, classe 1973, lavoro a “Il Cittadino di Monza e Brianza” dal 1998 e mi occupo dei paesi della Brianza Nord. Presidente del Circolo culturale San Giuseppe di Seregno tra il 2013 ed il 2019, ho curato in prima persona o partecipato alla stesura di più di una ventina di pubblicazioni, tutte riguardanti storie o personaggi della città in cui sono cresciuto e vivo.