Freccette, Triuggio capofila di Monza e Brianza: la storia della squadra del bar che punta al tricolore

A Triuggio il primo bar di Monza e Brianza a rappresentare la provincia nella Fidart. E a entrare nelle classifiche: la storia della squadra Calabrianza.
Freccette Triuggio
Freccette Triuggio

È stato il primo bar di Monza e Brianza a rappresentare la provincia nella Fidart (Federazione italiana Giochi e Sport tradizionali): è nato nel 2020 il Bar JSI che in via Vittorio Veneto, a Triuggio, a due passi dal fiume Lambro, è diventato la culla di chi ama lo sport delle freccette.

Freccette, Triuggio capofila di Monza e Brianza: la squadra Calabrianza

Quattro amici al bar, come direbbe una nota canzone, decidono nel giro di pochi anni di trasformare una passione in una disciplina sportiva (del resto riconosciuta dal Coni) e di inventarsi una squadra denominata Calabrianza perché unisce le origini dei suoi componenti: Salvatore Nigro, marito della titolare dell’attività, Giuseppe Maggioni, Luca Roveda e Davide Scaccabarozzi.

Quella squadra, nel 2022 partecipa al primo campionato di Monza e Brianza, e lo vince. Un battesimo trionfale che consente alla squadra di entrare in Federazione con una clamorosa vittoria. E, siccome l’appetito vien mangiando, Calabrianza compete anche a livello nazionale.

«Nel 2024 abbiamo voluto metterci alla prova e siamo arrivati quarti – racconta Salvatore Nigro quest’anno ci riproviamo, la stagione è in corso e terminerà a settembre».

Freccette, Triuggio capofila di Monza e Brianza: un movimento in crescita, nato per gioco

Freccette e amicizia, socializzazione, divertimento e sport: sono gli ingredienti di una disciplina sportiva che nel bar di Triuggio conquista sempre più adepti, non solo uomini.

«Da quando abbiamo installato il primo apparecchio per il gioco delle freccette siamo cresciuti molto, ad oggi il movimento conta 150 iscritti e si sono formate altre squadre in Brianza, rappresentate da altri bar di Albiate, Bareggia e Canonica -spiega ancora Nigro, capitano di Calabrianza – Negli ultimi anni si sono aggregate anche le donne, che hanno a loro volta formato delle squadre, gioca anche mia moglie. È uno sport che si gioca da 15 ai 70 anni di età, e ne vedo di esperti non più giovani…»

«È nato tutto per caso – e Nigro rivela lo zampino di un fuoriclasse della disciplina, guarda caso triuggese – un mio cliente è stato campione italiano di freccette e un giorno mi disse di provare ad installare un bersaglio nel bar. Da allora, non abbiamo più smesso di giocare…A me piace la competizione, il brivido di centrare il bersaglio -conclude-. Il nostro obiettivo? È quello di portare a casa il titolo italiano».

L'autore

Giornalista pubblicista dal 1998, ascolto persone, racconto storie, modero eventi. Amo lo sport, ma sono molto di parte.