«Voglio ringraziare i ragazzi che il prossimo anno non saranno con noi: sono stati fantastici e non dimenticherò mai l’atto di fiducia fatto nei nostri confronti. Un grazie particolare a Tony Gentile, perché è stato il primo a credere in noi ed il suo impegno durante l’anno è stato un esempio per tutti». Alfredo Varini, prima presidente ed oggi presidente onorario del Seregno Fbc, ha commentato così la certezza del salto di categoria in Eccellenza.
Calcio: la felicità e l’orgoglio del portiere Mirko Bizzi
«Abbiamo vissuto una settimana di ansia -si è accodato il portiere Mirko Bizzi-, perché le voci sul cambio di format, con il passaggio a sedici squadre per girone, le abbiamo sentite anche noi. Credo però che la novità sia il giusto premio per quanto abbiamo proposto, certificato dai settantaquattro punti in campionato. Non era facile riuscirci al primo tentativo, dopo essere partiti praticamente da zero, reggendo tra l’altro le pressioni di una piazza inevitabilmente esigente». Lo sguardo è stato quindi rivolto al futuro: «L’obiettivo ora è consolidarci sul nuovo palcoscenico. D’acchito, si potrebbe pensare che l’Eccellenza per Seregno debba essere una categoria di passaggio. Ma è bene procedere con i piedi di piombo ed evitare passi più lunghi della gamba. Mi fido della società, che è composta da gente seria, che sa come muoversi».
Calcio: gli obiettivi futuri del direttore organizzativo Mirko Raccosta
Analogo è l’entusiasmo di Mirko Raccosta, direttore organizzativo della prima squadra: «Si tratta di una promozione assolutamente meritata, anche se è arrivata con un ripescaggio. Abbiamo vissuto un girone di ritorno difficilmente ripetibile per qualità, non senza un pizzico di dispiacere per le due sconfitte finali nei playoff, quando però il gruppo aveva esaurito le sue energie nervose». La chiosa è improntata ad un sano realismo: «Pensiamo ad un campionato tranquillo, in cui consolidarci come struttura. Anche se siamo il Seregno Fbc e tutti dovranno essere consapevoli che venderemo sempre cara la pelle e che il compito contro di noi non sarà mai scontato».