Si sono fatti sentire di nuovo gli skaters che dal 2021 inseguono il sogno (ancora tale) di uno skate park a Monza, dopo che quello di viale Elvezia è stato smantellato perché sgradito ai residenti della zona a causa del rumore provocato dalle rotelle sulle tavole.
«Possibile che non si riesca a trovare una soluzione – si chiedono in una mail inviata all’assessora allo sport, Viviana Guidetti – Dalle zone limitrofe a Monza arrivano ragazzi che poi partecipano a tornei nazionali ed europei. Non riuscire in quattro anni ad arrivare a un progetto per uno skatepark in una città come Monza crediamo sia un’occasione sprecata. Oltretutto lo skate è disciplina olimpica già da cinque anni».
Monza: a che punto è il sogno skate park, l’area in via Staurenghi è adatta ma non è tutta del Comune
La buona notizia è che l’area individuata, e suggerita dagli stessi skaters all’amministrazione, è adatta. Si tratta di via Staurenghi, alle spalle del comando dei vigili del fuoco. Peccato però (e questa è la cattiva notizia) che l’area non sia interamente di proprietà dell’Ente. La striscia di verde che si trova dietro il centro Ges Ambrosini è di proprietà del Comune tranne un quadrato di 330 metri quadrati che è di un privato.
«Noi non possiamo procedere con i lavori su un’area che sappiamo non essere tutta di proprietà del Comune di Monza – spiega l’assessore al governo del territorio, Marco Lamperti – La scelta di realizzare lo skatepark in via Staurenghi è certamente la più bella perché si tratta di una zona abbastanza centrale, raggiunta dai mezzi pubblici e non a ridosso delle case. Purtroppo però non è immediatamente utilizzabile e le pratiche che abbiamo già avviato per la cessione di quello spazio sono lunghe».
Il proprietario di quel quadrato non vive in Italia e questo ha ulteriormente complicato la ricerca: «Lo abbiamo contattato ed è disponibile alla cessione. Stiamo quindi andando in quella direzione all’interno della realizzazione di un piano attuativo che interesserà quella porzione di città», continua Lamperti.
Monza: a che punto è il sogno skate park, l’ipotesi dei tempi e l’idea 2026
L’augurio dell’assessore è di poter terminare a breve le procedure di cessione e di procedere con la realizzazione dello skatepark il prossimo anno. Non solo. L’idea, all’interno dell’interlocuzione con il privato, potrebbe anche essere quello di realizzare l’opera a scomputo d’oneri e quindi a zero costi per l’ente. «Per ora è ancora aperta la trattativa, non posso confermare, ma penso di poter dire che il prossimo anno il cantiere partirà».
Il progetto dello skatepark, con le indicazioni date dagli stessi skaters, è già pronto. «Se si fosse scelta una delle altre due aree che erano state proposte (centro Rosmini e l’istituto Mapelli vicino all’Esselunga di viale Libertà, ndr) che sono interamente di proprietà del Comune forse saremmo già partiti con i lavori – conclude Lamperti – Con questa scelta, invece, che è certamente la più idonea alle esigenze dei ragazzi, i tempi si allungano».