Il Museo del fumetto della Fondazione Fossati chiude i battenti

Wow, gestito dalla realtà di Monza, deve sgomberare la sede di viale Campania a Milano. Resta una piccola speranza. Intanto, domenica 15 festa di addio.
Wow - Museo del fumetto
Wow – Museo del fumetto museowow.it

L’esperienza di Wow-Museo del fumetto di Milano, ideato e gestito dalla Fondazione Fossati di Monza, è al capolinea: dopo lo sfratto, la mobilitazione del mondo del fumetto in sua difesa, le trattative con il Comune di Milano, domenica 15 giugno lo spazio culturale diretto da Luigi Bona chiude i battenti. Chiusura definitiva o meno, è una pagina da scrivere. Ma intanto è chiusura. Lo ha annunciato lo stesso museo su canali social nelle ultime ore.

Museo del fumetto della Fondazione Fossati: la trattativa

Anzi: inizialmente era sembrata una partita persa. La Fondazione ha trovato un accordo con l’avvocatura del Comune di Milano per il rientro dal debito che si è accumulato sostanzialmente durante il periodo Covid, debito che le avrebbe impedito di partecipare al bando prossimo per la gestione degli spazi di viale Campania. C’è un ma, enorme: in un primo tempo palazzo Marino ha imposto alla Fossati comunque di sgomberare integralmente gli spazi fino alla chiusura del bando di affidamento. Operazione che la Fondazione ha giudicato al di fuori della sua portata. “È evidente a chiunque che per la Fondazione Franco Fossati non è possibile affrontare la spesa onerosa di un trasloco per lasciare i locali vuoti per poi rientrare dopo pochi mesi, una volta (auspicabilmente) vinto il bando: si è quindi ritenuto che si stesse lavorando per consentirci di restare fino alla risoluzione del bando stesso ma non è così. Non si può chiedere alla Fondazione di svuotare tutto lo stabile, mettere tutto il materiale in un magazzino per pochi mesi, salvo poi rientrare come se nulla fosse: le spese di un’operazione di questo genere sono insostenibili. Qualora per qualsiasi motivo la Fondazione non dovesse vincere il bando, allora l’abbandono dei locali sarebbe la richiesta più logica e comprensibile, ma ora risulta del tutto incomprensibile”.

Museo del fumetto della Fondazione Fossati: l’ultima speranza e la festa

Il “the end” o “that’s all, folks”? Forse, o forse no: nelle ultime ore, senza entrare nel dettaglio, la Fondazione è tornata a scrivere sui social. “In tarda serata (di giovedì 11 giugno, nda) è arrivata una lettera che propone una soluzione del tutto parziale e molto onerosa per la Fondazione Franco Fossati che gestisce il museo. Fermo restando che è sempre triste dover arrivare agli sgoccioli per ottenere soluzioni chieste già da tempo, stiamo valutando il da farsi. Ciò non toglie che il museo ormai dovrà sospendere tutte le attività il 15 di giugno come precedentemente annunciato”.

La chiusura, temporanea o no, sarà di festa. Domenica la Fondazione Fossati ha organizzato negli spazi di Wow a Milano (viale Campania 12) a ingresso libero un funeral party, una grande festa di saluto. Anzi, “un saluto festante da parte della comunità fumettistica milanese al museo del fumetto, una mobilitazione artistica organizzata con l’incredibile sostegno di AFA Autoproduzioni Fichissime Anderground e Bricòla – Festival delle autoproduzioni a fumetti”. Tutto succede dalle 15 alle 20, con intensificazione progressiva dalle 17 in poi di chiacchiere, musica e jam session disegnate “in attesa delle 20, quando le porte del museo si chiuderanno al pubblico per l’ultima volta”.



L'autore

Libri, arte, gatti e sì, tanta (spesso troppa) cucina. Non solo quella redazionale. Tutto il resto è cronaca. Giornalista professionista, redattore, alla soglia dei trent’anni di Cittadino, ma solo perché ho iniziato giovanissimo. Con più di 125 anni di storia di Monza e Brianza da tramandare.