Arcore: non ce l’ha fatta la donna in bicicletta investita in viale Monte Rosa

Non ce l'ha fatta la ciclista arcorese di 72 anni, investita da un mezzo pesante il 21 maggio mentre percorreva viale Monte Rosa.
Ospedale Niguarda Milano
Ospedale Niguarda Milano

È spirata nella mattina di venerdì la ciclista arcorese di 72 anni, investita da un mezzo pesante il 21 maggio mentre percorreva viale Monte Rosa, all’altezza dell’incrocio con via San Martino. La donna si trovava ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Niguarda di Milano, dove era stata trasportata con l’elisoccorso in codice rosso e in condizioni gravissime. Residente in paese, era coinvolta nelle attività frequentate dal nipote.

Arcore: non ce l’ha fatta la donna in bicicletta investita in viale Monte Rosa, le prime informazioni dai rilievi

Intanto emergono i primi dettagli riguardo l’incidente. Gli agenti della Polizia locale di Arcore, intervenuti sul posto insieme ai mezzi di soccorso, stanno vagliando le telecamere di sorveglianza posizionate in quel punto per analizzare l’esatta dinamica di quanto è accaduto. Dai primi rilievi sembrerebbe che la bicicletta condotta dalla donna e il camion viaggiassero nella stessa direzione e per cause da accertare la donna si sia spostata verso il centro della carreggiata.
Stando alle dichiarazioni rese agli agenti da alcuni testimoni l’autista del camion avrebbe suonato il clacson per segnalare alla donna la sua presenza. Subito dopo il tragico impatto l’autista si sarebbe immediatamente fermato per prestare soccorso alla signora e per chiamare il 112.

L’uomo avrebbe dichiarato di essersi accorto della presenza della donna accanto al mezzo pesante e di aver provato a segnalare il pericolo. L’autista visibilmente provato per quanto accaduto si è reso subito disponibile per gli accertamenti di rito. Purtroppo dopo ore terribili di attesa, per i famigliari della donna è arrivata la tragica notizia.

Quest’ultimo incidente solleva di nuovo dubbi e preoccupazioni per un tratto di strada che negli anni è sempre stato segnalato come pericoloso dai residenti e dagli utenti della strada nonostante nel tempo siano stati compiuti interventi per limitare la velocità di percorrenza.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.