Una «narrazione pittorica» di quello che è oggi Monza «mancava»: qualcosa, per intenderci, «di diverso dai bozzetti e dai dipinti a olio dell’Ottocento».
Nasce da questa constatazione il nuovo progetto dello street artist monzese Joe Palla, al secolo Umberto Voci, impegnato nelle ultime settimane in un progetto «complesso», a metà tra una «dichiarazione di affetto» per la sua città e un «viaggio architettonico» tra alcuni scorci – più o meno noti – di Monza.
Obiettivi quelli di «scuotere» e di «sensibilizzare le persone attraverso l’arte visiva»: per raggiungerli, ancora una volta userà quei colori fluo e quel piglio pop che contraddistinguono tutte le opere che i monzesi hanno ormai imparato a riconoscere come sue – soprattutto murales di grandi dimensioni realizzati tanto nel centro storico, quanto in diversi altri quartieri della città, come ad esempio quello che dalla scorsa estate campeggia all’ingresso della scuola elementare Masih di Cederna.

Arte, raccontare Monza in “extrapaesaggi”: il nuovo progetto di Joe Palla
Diciotto le opere al momento previste dal progetto “extrapaesaggimonzesi”: un susseguirsi di vedute che «accompagneranno i visitatori in una vera e propria passeggiata per Monza. Che poi, a ben vedere – spiega Voci – il percorso riproporrà un po’ quello che ho fatto io il giorno in cui ho deciso di scegliere le vedute su cui concentrarmi: ho preso la bici e in mezza giornata ho individuato quali scorci ritrarre. Ognuno è diverso per taglio e per composizione e messi tutti in fila racconteranno anche la storia dell’architettura in città, a partire dal duecentesco palazzo dell’arengario per arrivare agli edifici costruiti negli anni Sessanta» e anche oltre.
Nel mezzo il duomo e il municipio, la cappella espiatoria, l’ingresso dell’autodromo ma anche via Gallarana, luogo del cuore. «Mi sto confrontando con l’amministrazione comunale perché, visto il tema, mi piacerebbe riuscire a esporre i lavori in uno spazio pubblico, dove organizzare anche laboratori rivolti ai più piccoli così da avvicinarli all’arte visiva.
Non solo: dalle tavole della mostra sarà realizzato un color book: un libro da colorare, in cui tutti potranno cimentarsi» per dare vita alla loro personalissima Monza a colori.
Arte, raccontare Monza in “extrapaesaggi”: la città di Joe Palla e il marchio distintivo
Quanto conti ormai per l’artista il legame con la città è ora sottolineato anche da un altro elemento: l’aver voluto aggiungere il complemento di origine “da Monza” alla sua firma, una scelta – sottolinea – che omaggia anche «la tradizione pittorica» del passato. E allora: Joe Palla da Monza, che continuerà, comunque, a inserire nelle sue opere – siano dipinti o murales – anche l’altro suo marchio distintivo: quel pesciolino giallo che «sta simpatico a tutti, perché mette di buon umore» che lo accompagna ormai dal 2003, anno in cui l’ha inventato. Nei prossimi mesi Voci alternerà l’attività di pittura in studio a quella in strada, per le vie della città: in arrivo infatti un altro paio di nuovi murales.
«In accordo con l’amministrazione comunale e con la collaborazione di Anpi, ho preparato il bozzetto di un’opera dedicata alla memoria di Aldo Juretich, da realizzare lungo uno dei muri della biblioteca di Triante a lui intitolata, e un’altra per commemorare gli ottant’anni della Liberazione» – in quest’ultimo caso, però, valutazioni ancora in corso per individuare il luogo (meglio: il muro) più adatto a ospitarla.