Scommesse illegali dei calciatori di Serie A, un lissonese indagato

Un 32enne indagato per riciclaggio in concorso: avrebbe drenato 1,5 milioni (oggetto di un sequestro preventivo) per conto degli organizzatori delle scommesse illegali
Il Tribunale di Milano
Il Tribunale di Milano

C’è anche un 32enne lissonese tra le cinque persone fisiche (oltre che una società) interessate da un decreto di sequestro preventivo da oltre 1,5 milioni del Tribunale di Milano nell’ambito dell’indagine relativa alle scommesse sportive illegali che ha visto venerdì 11 aprile indagati 12 calciatori della serie A.

Scommesse illegali: lissonese indagato per riciclaggio

Il lissonese, insieme a un 42enne di Mediglia e un trentenne di Carugate, in concorso tra loro, tutti indagati per riciclaggio, avrebbero messo a disposizione dei calciatori indagati conti correnti di una società milanese (della quale il 32enne risulta legale rappresentante), che si occupa di vendita di gioielli e orologi: simulando delle vendite avrebbero ricevuto bonifici bancari per un milione e mezzo, la cifra corrispondente al decreto del Tribunale, che altro non sarebbero stati se non i debiti di gioco poi finiti agli organizzatori delle scommesse illegali, a loro volta indagati per “Esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa” ai sensi della legge numero 401 del 1989.

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