Cornate d’Adda: scontro sul Centro giovani e su 8mila euro

A Cornate d'Adda l’ormai ex Centro di aggregazione giovanile, ora centro giovani, scatena il Centrodestra unito e uno scontro tra maggioranza e opposizione.
Consiglio comunale Cornate d'Adda
Consiglio comunale Cornate d’Adda

A Cornate d’Adda l’ormai ex Centro di aggregazione giovanile, ora centro giovani, scatena il Centrodestra unito. È, infatti, di questa settimana la coda polemica lanciata dal gruppo guidato dall’ex sindaco Fabio Quadri dopo l’ultima seduta di consiglio comunale.
L’argomento sul tavolo è stato sviscerato nella discussione del punto relativo al Piano programma di Offerta Sociale. Si parlava appunto di politiche giovanili. E fin qui tutto bene.

Cornate d’Adda: scontro sul Centro giovani e su 8mila euro, lo scontro in consiglio sull’accreditamento regionale

Fino a quando l’ex assessore alle Politiche sociali Cristina Teruzzi ha riscontrato che tra le sedi di Piano locale giovani «ci sono un centro di aggregazione giovanile e dodici centri giovani – ha spiegato – Noi abbiamo sempre avuto un Cag accreditato che ci dava una serie di impegni, ma ci permetteva anche di beneficiare del fondo regionale. Adesso ho visto che non siamo più un Cag ma un centro giovani. Voglio sapere la motivazione di questo passaggio, se abbiamo perso l’accreditamento e se sono rimasti quei fondi di cui beneficiavamo dal Fondo sociale di Regione, circa 8mila euro».

La maggioranza ha risposto per voce della vicesindaco Morena Radavelli che ha confermato il passaggio da Cag a centro giovanile perché «Regione finanzia i Cag aperti cinque giorni. Da noi non è mai stato così, ma si veniva considerati in tandem con altri centri. Offerta Sociale ci ha informati che non avendo mai avuto cinque giorni di apertura non potevamo essere considerati un Cag».

Cornate d’Adda: scontro sul Centro giovani e su 8mila euro, accuse e replica

Il centrodestra è tornato sulla spinosa questione in questi giorni con un comunicato in cui ha accusato la maggioranza di incompetenza per aver perduto il contributo economico e per non essere stata in grado di mantenere i requisiti che faticosamente le precedenti amministrazioni avevano garantito.
Pronta è arrivata la replica del gruppo di maggioranza “Insieme si può” che ha invece accusato di mentire gli ex amministratori: «Gli ottomila euro a cui si riferisce il centrodestra si riferiscono all’anno 2023 in cui ad amministrare c’era la giunta Colombo, che per quell’anno aveva previsto uno stanziamento di € 12.500, cifra che non ha consentito l’apertura di cinque giorni settimanali del Cag – si legge in un loro comunicato – Le quote si riferiscono all’attività dell’anno precedente e non a quella non ancora realizzata ad oggi, la domanda del centrodestra “con 8mila euro di contributo che si sarebbe ricevuto se fosse rimasto accreditato quante ore di apertura in più si potevano offrire ai giovani del paese?” Non solo è da considerarsi assolutamente provocatoria ed anche fuorviante, ma totalmente destituita di fondamento. Gli 8mila euro li avremmo avuti se nel 2023, ci fosse stato un maggiore investimento sul Cag e il progetto di cinque aperture settimana».