“Il Papa ha riposato bene, tutta la notte“. È l’aggiornamento di martedì 25 febbraio della Sala Stampa della Santa Sede sullo stato di salute del Papa ricoverato al policlinico Gemelli dal 14 febbraio. L’ultimo bollettino medico lunedì sera ha segnalato “un lieve miglioramento” in un quadro clinico che rimane complesso con la prognosi sempre riservata.
Intanto nei religiosi e nei fedeli ci sono apprensione e vicinanza al pontefice, espresse attraverso la recita del rosario: da piazza San Pietro, guidata dal segretario di Stato Parolin, con centinaia di persone alle messe nelle diocesi italiane.
Papa Francesco ricoverato, le parole di monsignor Mario Delpini
Il sentimento della Chiesa ambrosiana è manifestato da monsignor Mario Delpini: «La prima cosa è l’affetto per il Papa che si esprime per me con il pensiero, con l’ascolto quasi ossessivo delle notizie, come per tanta gente che prega, che vuole lasciare una parola per lui con l’affetto – ha detto l’arcivescovo – Questo è ciò che ci unisce e lo spettacolo di tanta gente che prega con noi rivela che è condiviso dal popolo cristiano e da tante persone. L’affetto per un uomo che con la sua parola, con il suo esempio, con le sue insistenze, ci ha toccato il cuore, ci ha motivato a pensieri più ampi e a una visione del mondo più profonda».
E poi la preghiera, che «non chiede cose, invoca lo Spirito Santo perché il Papa possa vivere questo momento, questa sofferenza, questo isolamento, in modo che anche attraverso il dolore possa insegnare alla Chiesa e possa esercitare il suo affetto per noi. «La terza parola è l’attesa delle notizie, che diventa una speranza, che il Signore dia consolazione, riposo e nuova vita al nostro Papa».