«Quello che penso sia chiaro a tutti è che ormai non c’è altro tempo da perdere». Patrizio Perini, presidente diocesano delle confraternite del Santissimo Sacramento, si è espresso in questo modo venerdì 21 febbraio, dopo aver accompagnato il sindaco di Seregno Alberto Rossi in un sopralluogo nell’area che, in via Solferino, ospita il cosiddetto Crocione, il grande crocifisso che dal 1931 è oggetto della venerazione dei fedeli, in particolare di quelli che vivono a Sant’Ambrogio. L’incontro è stato la conseguenza di una decisa presa di posizione su Facebook dello stesso Perini, che ha sottolineato l’esigenza di una riqualificazione del comparto, dopo che nei giorni precedenti una donna è caduta sul posto e si è procurata la frattura di un polso.
Crocione: dispiacere, ma non sorpresa, per l’infortunio

«Noi confratelli -racconta il presidente- ci occupiamo della manutenzione del verde di questo luogo sacro e molto caro a tanti. Si tratta però soltanto di una manutenzione ordinaria, con il taglio dell’erba e la potatura dei cespugli. Servirebbe invece molto di più e da parecchio sollecitiamo in proposito l’amministrazione comunale. Invano». Ecco un flashback: «Già nel 2019 abbiamo presentato il preventivo per una riqualificazione del verde, con una spesa pari a poco più di 2mila euro, di cui eravamo disponibili a farci carico, ma la burocrazia ci ha impedito di procedere. Da allora, la situazione è addirittura peggiorata. Le cinque piante che proteggevano il crocifisso alle sue spalle sono seccate e sono state rimosse, ma mai sostituite. Inoltre, anche una parte delle mattonelle si è sollevata ed ha richiesto una rimozione: peccato però che non si sia pensato alla pericolosità dei buchi che si sono originati in questo modo. Dispiace senza dubbio per la donna che è caduta: dispiace, ma non stupisce più di tanto».
Crocione: la messa in sicurezza è la prima esigenza
Il confronto con Rossi sembra aver finalmente posto le basi per una sistemazione: «Il sindaco si è impegnato a prendere in mano la pratica dalla prossima settimana. Noi, con il preventivo per la riqualificazione del verde, avevamo presentato anche un progetto curato da Gianantonio Chinellato, che indicava dove posizionare piante e cespugli. Insieme alla parrocchia Sant’Ambrogio, come confratelli non vogliamo limitarci a chiedere, ma siamo disponibili a contribuire economicamente, promuovendo iniziative mirate per la raccolta dei fondi. Ci è sempre stato risposto, fino ad oggi, che non è possibile per un privato intervenire su un’area pubblica, ma a Santa Valeria la statua della Madonna e la sua colonna in piazzale Madonnina sono state riqualificate grazie ad un gruppo di parrocchiani, lodevolmente, e noi vorremmo seguire, riteniamo altrettanto lodevolmente, questo esempio». Perini infine conclude: «La prima esigenza è quella di una messa in sicurezza dell’area. L’ideale sarebbe realizzarla entro la domenica delle palme, quando sul posto è previsto un appuntamento per la quaresima. Se anche fosse dopo, però, andrebbe bene comunque. Certamente, l’infortunio di questi giorni evidenzia che non si può aspettare all’infinito…».