Vimercate, il Pd tuona sulla sanità: «Case di comunità a metà, serve un cambio di passo»

Il Pd fa il punto sulla sanità lombarda a Vimercate e chiede il cambio di passo.

Con la salute non si scherza”, è questo lo slogan del Partito Democratico che lunedì sera 13 maggio a alla Pop Haus di Vimercate ha parlato del tema sanità soprattutto regionale con l’onorevole Gian Antonio Girelli e il consigliere regionale Gigi Ponti, moderati dal segretario locale dem Corrado Boccoli.
“Dobbiamo invertire la rotta – ha detto Girelli – investendo di più sulla sanità pubblica e valorizzando il lavoro di medici e infermieri che soprattutto negli ospedali si trovano a sostenere turni di 12 o 13 ore”

Il problema è che la sanità sta perdendo risorse e la medicina territoriale non riesce a curare le cronicità, tanto che spesso i pronto soccorsi sono intasati di codici bianchi curabili da medici di base che scarseggiano. Negli ultimi 10 anni sono stati tagliati 37mila posti letto, sulle 147 strutture sanitarie pubbliche ne sono rimaste attive 58. In più un lombardo su nove rinuncia a curarsi perché senza la mutua non può pagarsi visite ed esami privati .

Vimercate, il Pd tuona sulla sanità: le Case di Comunità e il mistero di Arcore

Inoltre Ponti ha evidenziato come “le Case di Comunità inaugurate in Brianza per ora sono 12 e non sempre hanno tutti i servizi attivi come dovrebbe essere. Poi ad Arcore c’è anche la casa del mistero ossia la Casa di Comunità, che a volte appare e a volte scompare dai documenti regionali e per la quale l’assessore al Welfare Guido Bertolaso ha risposto che ad attivarla ci dovrà pensare il Comune”.
Proprio in queste settimane il Pd ha lanciato la raccolta firme per una legge di iniziativa popolare dove si ristabilisca l’universalità del diritto alla salute, ci sia maggior prevenzione , sia riorganizzata la medicina di prossimità e venga rivista la gerarchia tra ospedali e medici pubblici, rispetto a quelli privati.”Si dice che tanti pazienti da altre Regioni vengano a curarsi in Lombardia perché siamo un’eccellenza, ma ci sono tanti lombardi, che vanno ad esempio in Emilia Romagna” ha concluso Ponti.