Per la “Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne” del 25 novembre il Parco di Monza ospiterà il prossimo 19 novembre la seconda “We Run For Women – Corriamo con la Polizia di Stato per fermare i femminicidi”. Si tratta di una tra le iniziative organizzate dalla Questura di Monza, dal Comune brianzolo e dalla associazione Monza Marathon Team presentate mercoledì 25 ottobre a Palazzo Lombardia alla presenza del questore Marco Odorosio, del Sottosegretario con delega Sport e Giovani, Lara Magoni, dell’Assessore allo Sport del Comune di Monza Viviana Guidetti, del presidente di Monza Marathon Team, Luca Pancirolli e del suo vice presidente di Marathon Team, avvocato Luca Galbiati, il Presidente FIDAL Lombardia, Gianni Mauri.
“We Run For Women” al Parco di Monza: Filomena Lamberti taglierà il nastro di partenza
La manifestazione prevede dalle 9.30 la partenza della 10 km competitiva, su percorso misurato e certificato Fidal, e 10 km non competitiva. Sarà inoltre aperta a chi vorrà correre o camminare su un percorso di 3 km prendendo parte a una “catena contro la violenza di genere”. A tagliare il nastro di partenza sarà Filomena Lamberti, la prima donna vittima di violenza sfigurata da acido. Inoltre, al “Villaggio aperto”, allestito nel parco di Monza presso la Cascina San Fedele, saranno presenti come testimonial le atlete delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, Linda Olivieri – a lungo Atletica Monza e allenata dal monzese Giorgio Ripamonti – e Rebecca Sartori, specialiste dei 400 ostacoli, e Desirée Rossit, finalista olimpica del salto in alto alle Olimpiadi di Rio del 2016. Tra i tanti, hanno dato la loro adesione all’iniziativa, come corridori, anche i poliziotti della ASD Sezione Atletica Polizia di Stato di Torino e i cadetti dell’Accademia Guardia di Finanza di Bergamo.
Tutti i finisher della 10k sia competitiva che non competitiva riceveranno una medaglia con raffigurata una donna stilizzata che alza le braccia in segno di vittoria realizzata con legno riciclato ricavato da alberi caduti e da materiale raccolto durante la pulizia dei boschi. Ad ogni partecipante anche la T-shirt ufficiale dell’iniziativa, arancione, sull’onda della campagna “Orange The World”, con il nome dell’evento e i loghi dei partner. Il ricavato delle iscrizioni sarà devoluto ai quattro Centri Antiviolenza della Rete Artemide di Monza e della Brianza.
Le due mostre in Villa Reale
Inoltre, con l’esibizione del Pettorale alla biglietteria della Villa Reale si avrà diritto, nel fine settimana 18-19 novembre, a un ingresso ridotto (8 euro) più un accompagnatore gratuito per visitare la Villa e le mostre “Com’eri vestita” e “Tanto a me non capita…” allestite dalla Associazione Libere Sinergie. La prima racconta storie di abusi accanto ad abiti in esposizione che intendono rappresentare, in maniera fedele, l’abbigliamento che la vittima indossava al momento della violenza subita per sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne e smantellare il pregiudizio che la vittima avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti meno provocanti. La seconda, fotografica, è la rappresentazione in bianco e nero di momenti quotidiani di violenza psicologica. Inoltre, domenica 19 novembre dalle 15 alle 17 l’attrice Rossella Raimondi porterà nelle Stanze della Villa Reale una rappresentazione teatrale della mostra fotografica.
La tavola rotonda sul fenomeno del femminicidio
La “We Run For Women” sarà anticipata, sabato 18 novembre, alle 18, da una tavola rotonda dal titolo “Un uomo può uccidere un fiore ma non può contenere la primavera (M. Gandhi)” incentrata sull’analisi del fenomeno del femminicidio, organizzata dalla Questura di Monza e della Brianza e dal Comune di Monza, con la collaborazione della Reggia di Monza, con il patrocinio della Regionale Lombardia e della Provincia di Monza e Brianza. Si svolgerà nella Sala da Ballo della Villa Reale di Monza, con la partecipazione di personalità che si sono contraddistinte nella prevenzione della violenza contro le donne e nella tutela delle relative vittime: Filomena Lamberti, accompagnata da Fausta Angrisani, psicoterapeuta e responsabile del Centro Antiviolenza Linearosa di Spaziodonna di Salerno, Fabio Roia, presidente facente funzioni del Tribunale di Milano e Presidente della Sezione Autonoma Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano, consulente Commissione parlamentare inchiesta sui femminicidi e violenza di genere, componente tavolo permanente contro violenza di genere istituito da Regione Lombardia, la Procuratrice Aggiunta Manuela Massens, responsabile Dipartimento Vittime vulnerabili della Procura di Monza, la Psicologa della Polizia di Stato Giovanna Bueti e l’avvocata Tatiana Biagioni, Advisory Board Assolombarda per il sociale. Gli interventi saranno moderati dalla giornalista Jessica Signorile.
Il fenomeno dei femminicidi e della violenza contro le donne: i dati
Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza tramite la Direzione Centrale della Polizia Criminale, e in particolare il Servizio Analisi Criminale, ha svolto un’analisi di tutti i dati interforze dalla quale emerge che, relativamente al periodo 1 gennaio-22 ottobre 2023, sono stati registrati 268 omicidi, con 96 vittime donne, di cui 77 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 49 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner. Analizzando gli omicidi del periodo sopra indicato rispetto a quello analogo dello scorso anno, si registra un incremento sia del numero degli eventi, che da 248 arrivano a 268 (+8%), sia delle vittime di genere femminile, che da 95 passano a 96 (+1%).
Anche per quanto attiene agli omicidi commessi in ambito familiare/affettivo, si evidenzia un aumento nell’andamento generale degli eventi, che passano da 111 a 118 (+6%), mentre fa registrare un decremento il numero delle vittime di genere femminile, che da 82 diventano 77 (-6%). In diminuzione, rispetto allo stesso periodo del 2022, anche il numero degli omicidi commessi da partner/ex partner, che da 54 diventano 52 (-2%), mentre resta invariato quello delle relative vittime donne, con 49 casi.
In Lombardia il 32% delle vittime degli omicidi volontari in ambito familiare/affettivo è di sesso femminile
In Lombardia, nel I semestre del 2023, il 47% degli omicidi volontari si sono svolti in ambito familiare/affettivo e, complessivamente, il 32% delle vittime è di sesso femminile; per quanto concerne gli omicidi commessi da partner o ex partner, nell’80% dei casi la vittima è stata una donna.
I “reati spia” in provincia di Monza e Brianza, 64 casi di violenza sessuale
Nella provincia di Monza e Brianza, da inizio anno al 20 ottobre 2023, sono stati registrati i seguenti “reati-spia” di violenza di Genere: Violenze sessuali: 64 casi di violenza sessuale, contro i 72 totali dell’intero 2022 e i 66 del 2021, delitti per i quali sono state arrestate 9 persone nel 2023 (fino al 20.10.2023), 4 nell’intero 2022 ed uno nel 2021, e denunciate 37 persone nel 2023 (fino al 20.10.2023), rispetto ai 46 dell’intero 2022 e ai 28 del 2021. Atti persecutori: 73 casi di atti persecutori, contro i 144 totali dell’intero 2022 e i 153 del 2021, delitti per i quali sono state arrestate 4 persone nel 2023 (fino al 20.10.2023), 5 nell’intero 2022 e 4 nel 2021, e denunciate 65 persone nel 2023 (fino al 20.10.2023), rispetto ai 107 dell’intero 2022 e ai 98 del 2021. Maltrattamenti in famiglia: 188 casi di maltrattamenti in famiglia, contro i 247 totali dell’intero 2022 e i 262 del 2021, delitti per i quali sono state arrestate 11 persone nel 2023 (fino al 20.10.2023), 9 nell’intero 2022 e 18 nel 2021, e denunciate 153 persone nel 2023 (fino al 20.10.2023), rispetto ai 207 dell’intero 2022 e ai 213 del 2021.
Per quanto riguarda l’attività di contrasto al fenomeno di violenza di genere, la Divisione Anticrimine della Questura di Monza e della Brianza, da gennaio 2021 al 17 ottobre 2023, ha emesso 119 ammonimenti, di cui 63 per atti persecutori e 56 per violenza domestica, di questi ultimi 52 nell’anno corrente (19 per atti persecutori e 33 per violenza domestica).
Il Protocollo Zeus, ecco come sta andando a Monza e in Brianza
A marzo 2023, è stato attivato dalla Questura della Provincia di Monza e della Brianza con il CIPM (Centro Italiano per la Mediazione) di Milano (sede Monza), il Protocollo Zeus il quale prevede, a seguito di ammonimento, oltre all’informazione alla vittima dell’esistenza di centri antiviolenza e servizi di aiuto e supporto presenti sul territorio, un invito formale per il soggetto Ammonito a seguire un percorso trattamentale di sostegno psicologico con le professioniste del Centro Italiano per la Promozione della Mediazione per comprendere il disvalorare delle condotte agite. Il Comune di Monza a seguito di protocollo stipulato con la Questura di Monza e il CIPM, ha messo a disposizione degli spazi ove le professioniste del CIPM effettuano i colloqui: 17 dei 33 ammoniti hanno effettuato almeno un primo colloquio presso il CIPM di Monza, 5 non si sono presentati, 11 devono ancora effettuare il primo colloquio; un solo soggetto, peraltro non presentatosi al colloquio, è stato denunciato dopo l’ammonimento per reati dello stesso tipo con un indice di recidiva bassissimo pari all’1% del totale degli ammoniti nel periodo (dati disponibili al 05.10.2023).