Villasanta: Gianfelice Facchetti porta in scena il mito di Puskas

L’attore e regista Gianfelice Facchetti porta in scena a Villasanta lo spettacolo “Puskas a chi?” dedicato al mito del calciatore ungherese.
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Gianfelice Facchetti

L’attore e regista Gianfelice Facchetti porta in scena a Villasanta uno dei leggendari protagonisti del Miracolo di Berna, con lo spettacolo “Puskas a chi?”. Una coproduzione Teatro de Gli Incamminati e compagnia Oyes, con Fabio Zulli, per la regia di Paolo Solari.

Villasanta: la storia del calciatore ungherese

Gli appassionati di calcio e del pallone che si lega alla Storia lo conoscono. Facchetti, figlio di un’altra icona del calcio italiano, racconta la vita di un campione e un realizzatore tra i più importanti della storia del calcio. A lui, Ferenc Puskas, la Fifa ha dedicato un premio speciale nel 2009, a tre anni dalla morte del calciatore ungherese, per il goal più bello.

Villasanta: “Un uomo che ha saputo percorrere i tempi”

«Eppure è molto più di un calciatore – racconta Facchetti – la sua vicenda umana attraversa la Seconda guerra mondiale, la Guerra fredda fino ad arrivare alla gloria con il Real Madrid, il club con il quale vince tre Coppe campioni. È un uomo che ha saputo percorrere i tempi e diventare così simbolo di una nazione, l’Ungheria, e poi di una rivoluzione». L’icona di un tempo perduto che non tornerà, di un calcio leggendario e romantico, di una pagina di Storia ancora viva.

L’appuntamento è per venerdì 2 settembre, alle 21, in piazza Cesare Pavese, a Villasanta. In caso di maltempo lo spettacolo si terrà nella sala congressi di Villa Camperio, in via Confalonieri 55.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.