Gli alunni della primaria 5 A del comprensivo Moro di Seregno, insegnante Annamaria Sardo, hanno preso carta e penna e scritto al dirigente scolastico Francesco Digitalino, chiedendo di condividere la loro idea per rendere più speciale la scuola. L’idea era di poter realizzare un “giardino selvatico” curato dagli stessi studenti che, oltre ad abbellire l’area verde all’interno del cortile, accoglierebbe insetti come bruchi, farfalle, falene, coccinelle, grilli, api che contribuirebbe a capire come tenere in equilibrio il piccolo ecosistema all’interno del complesso scolastico.
Un’idea, hanno sottolineato gli scolari, nata a seguito dell’incontro con l’architetto Ivano Barison che ha già creato in altre scuole e piazze i “giardini selvatici”: tra questi per il comune di Seregno, in piazza Donatori di sangue, il “giardino delle farfalle”.
Inoltre hanno aggiunto: “Nel nostro giardino vorremmo mettere a dimora fiori, erbe aromatiche e tanto altro. Col giardino selvatico potremmo portare bellezza, ravvivare la scuola e comprendere meglio il mondo vegetale, ma anche imparare a rispettarlo, perché senza natura non c’è futuro. Il nostro progetto va di pari passo con il “Mondo green” in quanto crediamo che se ognuno fa la sua parte in questo progetto, si potrà iniziare a cambiare l mondo con noi bambini al timone”.
Gli scolari di 5 A, “gli intrepidi pirati”. Il dirigente Digitalino ha soddisfatto la loro richiesta e martedì 12 aprile, con l’aiuto dell’architetto Barison, la classe ha messo a dimora in uno spazio a verde della scuola una serie di piante perenni che vivono al sole, come: salvia aromatica, lavanda, achillea, ranuncoli, guara. Barison ha spiegato agli scolari che “sono tutte piante a ciclo annuale, servono agli insetti e hanno una lunga fioritura. Voi dovete preoccuparvi sempre di bagnarle ogni giorno. L’area quando sarà in fiore porterà insetti, farfalle, bombi e coccinelle. Gli insetti sono sintomo di pulizia dell’ambiente”.