Monza – “Mi sono ritrovata lì davanti, indecisa se passare o meno; alla fine, io ed una signora abbiamo pensato di fare la strada più lunga”. Meglio evitare il sottopassaggio pedonale che da via Casati porta in via D’Annunzio, nel quartiere San Rocco. Parola di una residente del quartiere, che abitualmente utilizza quel passaggio sotto la ferrovia per spostarsi dal centro a casa, che si è imbattuta in almeno un paio di occasioni in un gruppo di tossicodipendenti che consumavano eroina in bella vista, seduti sugli scalini. Circostanza confermata da altre signore del quartiere. L’ultimo spiacevole incontro risale a sabato nel tardo pomeriggio, verso le 17. La trentenne S.V. stava rientrando dal centro, dove era stata a fare acquisti. “Tornavo carica di sacchetti quando, prima di scendere nel sottopassaggio mi sono dovuta fermare a qualche metro di distanza”. Seduti sui primi (luridi) scalini, c’erano due tossicodipendenti che si bucavano. “Si iniettavano la droga nei piedi, si è avvicinata anche una signora che stava facendo la mia stessa strada; per quanto quei due non facessero caso a noi, abbiamo convenuto che era meglio girare i tacchi e fare il giro lungo, passando dalle cinque curve”. Non è il primo incontro del genere. “Era già successo, sia a me, che a mia madre di imbatterci in un gruppo di tossici, anche dall’altra parte del sottopassaggio, quella di San Rocco; sempre nell’orario del tardo pomeriggio, mia mamma stava rientrando dalla Messa, quando si è ritrovata faccia a faccia con un gruppo di sbandati”. Le recenti operazioni di polizia e carabinieri in zona stazione ferroviaria, da sempre zona di consumo e spaccio, potrebbero dunque aver spostato i tossicodipendenti e il relativo mercato in zone più appartate della città, come per esempio quella di via Casati, nella zona oltre lo stabilimento degli uffici Philips, verso i binari della ferrovia. Una porzione di strada che, a parte le ore della giornata interessate dagli spostamenti dei lavoratori e degli studenti, è comunque molto tranquilla ed ideale per appartarsi. Dal comando dei carabinieri di via Volturno, comunque, dicono di non aver ricevuto segnalazioni in merito. Non è escluso, comunque, che a causa dei controlli assidui allestiti negli ultimi mesi da militari e polizia, il consumo dell’eroina si possa essere allontanato più lontano dalla stazione ferroviaria, a due passi dal centro città. L’ultimo arresto effettuato in zona è quello della squadra investigativa del commissariato di polizia, che poche settimane fa aveva messo le manette ai polsi di un monzese di 45 anni, uscito da pochi mesi di carcere, trovato al bar della stazione con quindici dosi di eroina e due di cocaina nascoste nella biancheria intima. L’uomo, S.S., pregiudicato per reati di spaccio, era stato indicato come il pusher che riforniva i tossici della stazione. Dopo il suo arresto, qualcuno deve averlo soppiantato nel business.
f. ber.
Monza, il sottopassaggiodiventa il ritrovo della droga
