Monza – Dove c’è ancora lavoro, seppure in diminuzione, occorre scegliere i migliori candidati anche se non “raccomandati”. È quello che accade in Lombardia, dove i tassi di occupazione per il 2009, pur essendo negativi (-1,5%) sono migliori rispetto al dato medio nazionale (-1,9%), e a quello di sud e isole (-1,9%) e del Centro (-2,1%). Il canale preferito dalle imprese italiane per l’assunzione di nuovo personale è comunque la conoscenza dei candidati (53,8%), che sia diretta (38,7%) o anche frutto di segnalazioni da parte di conoscenti e fornitori (15,1%). A livello territoriale la conoscenza è il mezzo più usato al Sud e nelle isole (65,8%) anche se con la crisi l’aumento maggiore per questo canale di selezione del personale si registra nel Centro Italia (+4,8% in un anno, contro +2% nazionale e +3,2 al sud e isole).
Le “spintarelle” funzionano meno al nord, specialmente in Lombardia e a Monza e Brianza, dove la conoscenza diretta e le segnalazioni da parte di persone fidate registrano con la crisi una diminuzione nelle preferenze delle imprese (rispettivamente -2,8% e -4,3% in un anno). Un dato ancor più significativo se si pensa che nel periodo pre-crisi il canale della conoscenza funzionava di più (+4,8% in Lombardia, +7% a Monza e Brianza). È quanto emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Excelsior 2009, 2008, 2007.