Monza – «Lunedì il depuratore di San Rocco riprenderà a lavorare a pieno regime». Lo afferma l’assessore provinciale all’Ambiente Fabrizio Sala dopo un sopralluogo all’impianto. «Il depuratore non ha mai smesso di funzionare – spiega Sala – anche se nel momento dell’emergenza avevamo dato facoltà di chiudere l’impianto. Di fatto il primo ciclo di depurazione è sempre stato svolto,mentre la seconda fase ,quella di depurazione batterica ha funzionato al 25% la scorsa settimana ed ora è al 50% perché si sta ancora lavorando per ripristinare i batteri che garantiscono un’azione di depurazione delle acque». Batteri che sono stati messi kappaò dall’arrivo di 1.826 tonnellate di olio e idrocarburi provenienti dalla Lombarda Petroli di Villasanta.
«Il dato ufficiale sulla quantità di idrocarburi immessi nel Lambro – continua Sala – mi è stato comunicato martedì pomeriggio e poco si discosta da quello che avevamo ipotizzato». Se l’emergenza può dirsi finita ora al depuratore si fanno i conti dei danni: «Il depuratore ha retto bene all’emergenza e si è rivelato un vero gioiello – prosegue Sala – ma i danni sono stati stimati a 2,5 milioni di euro oltre ad 80mila euro che il mio settore ha stanziato per far fronte ai primi giorni di emergenza per i macchinari, i mezzi di emergenza, la posa di panne assorbenti per contenere i danni ambientali».
Anche se l’unità di crisi si è sciolta la scorsa settimana, continuano i monitoraggi da parte dell’Agenzia Regionale dell’Ambiente sulle acque in uscita dal depuratore. «I valori – conclude Sala – non segnalano la presenza di idrocarburi. Gli valori sopra i parametri consentiti sono quelli dell’azoto ammoniacale e dei solidi sospesi ,ma non si tratta di elementi pericolosi come idrocarburi o metalli e con la ripresa dell’attività a regime del depuratore rientreranno nella norma».
Più alta la stima dei danni effettuata da Alsi (la società proprietaria dell’impianto) e da Brianzacque (la società di gestione). Alsi ha calcolato danni per 1,5milioni di euro all’impianto includendo anche i danni per il fermo di alcuni giorni dei cantieri di ammodernamento della struttura e la sostituzione delle macchine danneggiate, Brianzacque ha stimato danni per 1,9 milioni di euro per i costi di manutenzione e pulizia straordinaria sostenuti in questi giorni di emergenza e nel futuro. «Complessivamente – spiegano i tecnici del depuratore – sono state asportate da san rocco 2.615 tonnellate di emulsione contenete materiale inquinante che era stata stoccata nelle vasche d’ingresso che sono state svuotate e ripulite con idropulitrici a caldo, in grado di agire sia sul cemento che sulle parti metalliche.
Rosella Redaelli