Meda – Un arresto, una gomitata in pieno volto e una spalla fratturata. E’ questo il bilancio di un lunedì a dir poco intenso quello riportato sui verbali della polizia locale chiamata in via Tre Venezie, all’istituto tecnico Terragni, per controllare un giovane di 24 anni che si aggirava nel cortile della scuola e che pronunciava frasi sconnesse.
La vicenda – L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di lunedì 12 aprile, poco dopo le 16 quando all’interno dell’istituto tecnico c’erano ancora alcuni studenti in attesa di terminare le lezioni. Un giovane, la cui identità è stata accertata successivamente, si aggirava nei paraggi del plesso scolastico fino a quando un bidello e un insegnante lo hanno visto affacciarsi ad una finestra esterna dell’istituto. Il giovane, V.V. residente a Seveso, è apparso stranito, tanto che ha indotto sia il bidello sia l’insegnante ad optare per un intervento della polizia locale. Sul posto è giunto un agente motociclista che è riuscito a individuare, in via Madonna di Fatima, il 24enne.
Il controllo – l vigile ha poi cercato di ottenere le generalità del ragazzo che non è stato molto collaborativo. Privo di carta di identità, il giovane ha fornito all’agente un libretto di circolazione di uno scooter che apparteneva però al padre. Nel frattempo, il vigile, resosi conto che la persona con la quale stava parlando si comportava in maniera poco ordinaria, aveva avvertito il comando facendosi inviare in ausilio un’altra pattuglia. Ad un certo punto il ragazzo ha tentato la fuga, ma l’agente lo ha rincorso. Al termine di un breve inseguimento, in via Udine, il giovane si è imbattuto nella pattuglia di rinforzo e a questo punto è diventato violento.
La violenza – Gli agenti della Locale hanno cercano di riportare la situazione alla calma con il risultato che uno dei due vigili si è beccato in piena faccia una forte gomitata. All’altro è andata anche peggio, è stato spinto a terra e si è fratturato una spalla: per lui 20 giorni di prognosi. Alla fine, però, il ragazzo è stato portato al comando dove gli è stato notificato il fermo e il reato di resistenza e lesioni. Tradotto a Monza, il magistrato di turno ha confermato la custodia cautelare in cella di sicurezza in attesa del processo per direttissima che si è svolto martedì 13 in tribunale a Desio. Il giudice chiamato a pronunciarsi ha rinviato il processo del 24enne al prossimo 10 maggio, accogliendo la richiesta dei termini della difesa. Intanto il ragazzo, come misura cautelare, è stato sottoposto all’obbligo della firma.
Ivan Bavuso