Monza – Il decimo rapporto degli immigrati in Lombardia, in tema di tratta e prostituzione, in un periodo di due anni, parla di 57mila e 179 contatti effettuati dalle unità di strada, rivolti nel 96 per cento dei casi a donne e nel restante 4 per cento a uomini,travestiti o transessuali. La maggior parte dei contatti ha riguardato persone provenienti dalla Nigeria (40 per cento), dalla Romania (32 per cento) e Albania (10 per cento), e in misura minore dalla Bulgaria (2 per cento), dalla Moldava (2 per cento), dal Brasile (2 per cento), con una presenza femminile più ridotta) e dalla Russia (2 per cento).
Nello stesso periodo sono 5 mila e 572 le persone entrate in contatto con le Unità di strada che operano sul territorio lombardo e fanno parte del coordinamento tratta della Caritas ambrosiana, per una media di circa 10 contatti a persona nell’arco temporale fra il 2009 e il primo semestre del 2010. I dati aggiornati all’ottobre 2010 segnalano la recente crescita di ingressi di donne nigeriane nel circuito delle strutture di ospitalità, che costituiscono ormai quasi metà delle nuove prese in carico,sia in relazione a una rinnovata maggiore presenza nell’ambito del fenomeno della prostituzione su strada sia probabilmente a una minor resistenza a incominciare percorsi di protezione e fuoriuscita dallo sfruttamento.Non va però sottovalutato il fatto che le donne divenute comunitarie non hanno più necessità di accedere a tali percorsi per poter rimanere in Italia.
Fe.Ve.