Vimercate – Piccoli passi avanti nelle indagini sul duplice omicidio di via Adige. Nella mattinata di oggi, martedì 10 gennaio, i carabinieri hanno passato al setaccio le abitazioni private di Aldo Campanini, 45 anni, figlio più giovane dell’ingegnere Antonio Campanini assassinato la settimana scorsa, insieme alla compagna Azucena Moreno Laino. E domattina è atteso un sopralluogo in via Adige dei Ris di Parma. I militari della compagnia di Vimercate hanno perquisito l’appartamento vimercatese del 45enne senza trovare però elementi rilevanti rispetto all’indagine in corso. Nulla di fatto anche per i militari del Nucleo investigativo di Monza che si sono concentrati sull’appartamento di Aldo Campanini a Madesimo, lo stesso dove l’uomo sostiene di aver trascorso le vacanze natalizie, dal 24 dicembre fino al giorno successivo al ritrovamento dei due corpi. E proprio nella località montana si collocherebbe l’alibi del vimercatese, in una cena con amici e familiari, prima di ritirarsi per la notte nella casa di proprietà. L’alibi sarebbe ancora al vaglio degli inquirenti, determinati a verificarne la solidità. Non è chiaro se le perquisizioni siano state decise con l’obiettivo di trovare qualcosa di preciso o semplicemente elementi utili. Ciò che in questo momento si cerca cerca con maggiore determinazione, comunque, è l’arma del delitto, grande assente sulla scena del crimine. L’autopsia eseguita lunedì scorso sui due corpi, all’Istituto di medicina legale di Milano, pare abbia stabilito per ora solo che si è trattato di un corpo contundente di grosso peso. L’omicida l’ha abbattuto sul cranio di entrambe le vittime, ma se finora si è pensato a un’aggressione da dietro, a questo punto, non si può escludere che i colpi siano stati sferrati da una posizione frontale rispetto ai due anziani. Lo sveleranno con maggior precisione il referto dell’esame autoptico che il medico legale sta stilando e le analisi che i Ris di Parma effettueranno domattina sulla scena del crimine. Il sopralluogo sembra sia stato pianificato soprattutto per eseguire lo studio delle tracce di sangue sul luogo del delitto, una pratica chiamata “bloodstain pattern” e utilizzata in polizia scientifica per determinare posizioni, distanze e altezze degli assassini. Nessuna novità per il momento arriva sui funerali di Campanini e della Moreno Laino. Per la donna, testimone di Geova e predicatrice, la congregazione di Vimercate pensa a una cerimonia secondo il rito del particolare culto che prevede esclusivamente un momento commemorativo. Si attendono però eventuali disposizioni da parte dei familiari. La 78enne argentina aveva due figli e diversi nipoti. I familiari sono stati contattati dai carabinieri brianzoli attraverso l’ambasciata italiana a Buenos Aires.
Valeria Pinoia