Polpette avvelenate a sei caniUn killer a Parco Vita di Solaro?

E' ancora mistero sui sei cani avvelenati nell'area riservata all'interno del Parco Vita di Solaro. Nessuna denuncia, ma il timore che esista davvero chi lascia intenzionalmente polpette killer: nei sei casi di intossicazione, un animale ha rischiato di morire.
Seregno, cani denutritisalvati dalla Polizia provinciale

Solaro – E’ ancora mistero sui sei cani avvelenati nell’area riservata all’interno del Parco Vita di Solaro. Nonostante al momento si tratti pressoché solo di voci, con sei casi di possibile intossicazione, di cui uno particolarmente grave in cui l’animale ha rischiato la vita, ma nemmeno una denuncia alla Polizia locale, in paese si trema per la possibilità che esista un killer seriale di cani. L’area è stata creata appositamente per garantire sicurezza e riservatezza ai padroni ed ai loro amici a quattrozampe, ma ultimamente si sta trasformando in un luogo tutt’altro che appetibile. Il primo sentore che ci fosse qualcuno contrario allo spazio dedicato ai quadrupedi fu quando, qualche mese fa, il cancello e la recinzione furono vandalizzati nottetempo; numerosi e costosi i danni a carico del comune. I fatti risalgono a qualche giorno fa: pare che nell’area cani fossero state deliberatamente abbandonate delle polpette di carne intrise di veleno. Gli animali che hanno frequentato il parco in quei giorni sono stati tutti male, uno ha anche rischiato di non sopravvivere all’avvelenamento, ma fortunatamente il fisico giovane e forte ha reagito alla terapia decisa dal veterinario ed è potuto tornare a casa dai padroni sano e salvo.

«Siamo a conoscenza del fatto – spiega il vicecomandante della Polizia locale di Solaro Maurizio Uva – ma non abbiamo ricevuto nessuna denuncia, né ci risulta ne siano state portate ai carabinieri. Naturalmente sorvegliamo l’area, così come tutto il territorio, ma al momento abbiamo pochi elementi su cui costruire un indagine. Invitiamo chiunque avesse notizie in merito a venire in comando a sporgere regolare denuncia».