La guerra tra Desio e Varedoper un cartello di divieto d’accesso

Varedo vieta l'accesso (dalle 6 alle 12, ad esclusione dei residenti) a via delle Industrie, al confine con Desio. E il Comune di Desio minaccia di denunciare il fatto al ministero dei Trasporti. "Provvedimento illegittimo", dice il vicesindaco desiano Lucrezia Ricchiuti.
La guerra tra Desio e Varedoper un cartello di divieto d’accesso

Desio – Una strada divide Desio e Varedo. E rischia di diventare motivo di aspre polemiche. Almeno a giudicare dal tono deciso del vicesindaco desiano Lucrezia Ricchiuti: “Faremo denuncia al ministero dei Trasporti”. Il pomo della discordia è via delle Industrie. Una via periferica, nella zona del forno inceneritore, al confine tra le due città. Da una parte la zona industriale desiana, dall’altra la Valera di Varedo. Proprio all’altezza del cartello stradale che annuncia l’ingresso a Varedo, campeggia un altro cartello stradale, che indica il divieto d’accesso, dalle 6 alle 12, ad esclusione dei residenti.

 “Il Comune di Varedo non può vietare in questo modo l’ingresso” dice il vicesindaco e assessore alla Polizia locale Lucrezia Ricchiuti. Tra gli amministratori ci sono stati diversi incontri. L’amministrazione di Varedo avrebbe preso la decisione di chiudere la via al traffico del mattino dopo le lamentele dei residenti, che segnalavano il via vai intenso di mezzi, soprattutto di mezzi pesanti. “Il provvedimento preso non è legittimo” dice il vicesindaco desiano. “Avevamo chiesto ai colleghi di Varedo di rimuovere quel cartello, non appena è comparso. Dopo alcune riunioni, sindaco e assessore ci avevano promesso che avrebbero eliminato il divieto di circolazione per le auto, mantenendolo solo per gli autocarri, in fase sperimentale, fino all’estate. Ma il cartello è ancora al suo posto. Ora noi ci muoveremo di conseguenza: faremo denuncia al ministero dei Trasporti”.

In passato Desio fu protagonista di una vicenda simile, che assunse toni ancora più aspri e andò alla ribalta della cronaca, anche oltre i confini locali. Era il 2003. La polemica nacque con Seregno. La nuova strada di collegamento tra le due città, in zona San Carlo (il prolungamento di via Mazzini) rimase bloccata per mesi. Le auto che arrivavano da Seregno non potevano entrare a Desio. L’allora sindaco desiano Salvatore Pugliese aveva fatto installare due blocchi di cemento, in polemica con i colleghi seregnesi, che avevano aperto la strada per dirottare il traffico dal centro di San Carlo.