Monza, morì investito sulle strisceGiudice condanna l’automobilista

A due anni dall'investimento mortale di Alfonso Basilio Russo, condanna a otto mesi per omicidio colposo (con sospensione condizionale) per l'investitore, il sessantenne monzese Stefano Nava, incensurato, accusato di omicidio colposo.
Monza, morì investito sulle strisceGiudice condanna l’automobilista

Monza – Condanna per la morte di Alfonso Basilio Russo, il pensionato ottantenne investito il 2 ottobre 2010 da una Fiat Stilo, mentre attraversava sulle strisce pedonali in via Ugo Foscolo, all’altezza di via Giacosa. La sentenza ad otto mesi per omicidio colposo (con la concessione del beneficio della sospensione condizionale) è stata pronunciata martedì pomeriggio dal giudice Patrizia Gallucci nei confronti del sessantenne monzese Stefano Nava, incensurato, accusato di omicidio colposo.

La pubblica accusa, rappresentata dal vice procuratore onorario Paola Suglia, aveva chiesto la condanna dell’automobilista. Nel corso del dibattimento è stato sentito in qualità di testimone anche l’ispettore Ivano Bassani, della polizia locale di Monza, che era intervenuto sul posto la mattina del tragico incidente. Russo, che abitava in via Tiepolo, nel quartiere Cederna, era deceduto poco dopo essere stato investito dalla Fiat condotta dal sessantenne. Troppo gravi i traumi e le ferite riportate nell’impatto. A nulla erano valsi i disperati tentativi operati dai medici del Pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo per cercare di salvargli la vita.

Secondo la ricostruzione della dinamica dell’incidente, operata dagli agenti della sezione infortunistica della Polizia locale, che si erano anche avvalsi delle dichiarazioni di un testimone oculare, il pensionato stava attraversando la strada sulle strisce pedonali all’altezza del civico 84, non lontano dall’incrocio con via Giacosa, quando era stato travolto dall’utilitaria, guidata dal monzese condannato l’altro giorno. Sempre stando a quanto ricostruito dai vigili, la vettura procedeva a velocità moderata, ma ciò non era servito per salvare la vita a Russo, piombato rovinosamente sull’asfalto, e che, come detto, stava attraversando sulle strisce pedonali. I soccorsi erano stati tempestivi, ma l’uomo era spirato qualche ora più tardi in ospedale.

Per l’investitore, invece, era scattato l’immediato ritiro della patente e la segnalazione al pubblico ministero di turno, Vincenzo Fiorillo, che ha poi formulato il capo d’accusa. Dopo aver sentito l’agente della polizia locale, il tribunale ha ascoltato anche le conclusioni di un perito nominato dalla difesa, che puntava a scagionare l’imputato da ogni responsabilità. Il processo, è rimasto in bilico sino all’ultima, tra la condanna e la possibile assoluzione. Nella pronuncia, il giudice ha disposto nei confronti dell’automobilista (che ha già scontato sei mesi senza licenza di guida) anche la sospensione della patente per un anno.
F. Ber.