Da polo d’eccellenza di Desio a simbolo del degrado

Depositate le motivazioni della sentenza di condanna ad un anno di reclusione a Rosario Perri. Dai documenti emergono diversi particolari legati alla realizzazione del “Polo Tecnologico Unversitaro”, che, però, non è mai iniziata.
Rosario Perri
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“Del Polo di Eccellenza che i cittadini desiani aspettavano di fruire è rimasta una palazzina necessitante di lavori di ristrutturazione interna, a seguito di danneggiamenti ed atti di vandalismo posti in essere per lo stato di incuria stessa”. Come dire, dalle stelle alle stalle. A ricordare l’operazione “Polo Tecnologico” è il giudice delle udienze preliminari di Monza Licinia Petrella, nelle motivazioni della sentenza di condanna ad un anno di reclusione (pena sospesa) e al risarcimento di 30 mila euro per danni morali al comune per l’ex capo dell’ufficio tecnico Rosario Perri, accusato di abuso d’ufficio. Nel documento depositato un paio di settimane fa, emergono diversi particolari che riguardano Perri, accusato di aver siglato nel 2007 con la società Addamiano una convenzione diversa da quella approvata dal consiglio comunale, con l’aggiunta di un’ipoteca sull’immobile ceduto dal privato all’amministrazione comunale. Altri particolari si riferiscono, in generale, all’operazione urbanistica, che ha portato al permesso di costruire la torre da 22 piani, oggi incompiuta, in cambio di un capannone da 4 mila metri quadrati, diventato di proprietà del comune,oggi non solo incompiuto ma anche devastato dai vandali. La struttura secondo i progetti dell’allora amministrazione di centrodestra avrebbe dovuto ospitare il “Polo Tecnologico Unversitaro”, come ha sottolineato lo stesso Perri durante il processo.