Ingegnere brianzola in prima fila nel recupero della nave Concordia

Elena Villa, 34 anni, nativa di Besana e casa a Monza, ha partecipato come ingegnere al recupero della nave Concordia all’Isola del Giglio. Stanca ma felice racconta la sua esperienza
Elena Villa davanti alla  Concordia, all’Isola del Giglio
Elena Villa davanti alla Concordia, all’Isola del Giglio

Anche una giovane ingegnere brianzola (natya a Besana, casa a Monza) ha diretto le complesse operazioni di recupero del relitto naufragato venti mesi fa all’Isola del Giglio.

«Grande lezione di ingegneria, ma soprattutto grandissima lezione di professionalità e umiltà. Sono distrutta, ma tanto felice e orgogliosa». Così Elena Villa, 34 anni, rientrata da poche ore nella sua casa di Monza – abita nella zona Stazione, poco lontano dal Binario 7 – pubblica questa frase a commento di una fotografia sulla sua pagina Facebook

Elena, laureata in ingegneria edile al Politecnico di Milano, è tra gli uomini e le donne che nei venti mesi dal tragico incidente che provocò trenta morti e due dispersi, hanno lavorato duro per riscattare l’Italia ridicolizzata dal comandante Schettino.

Dal maggio 2008 la brianzola, consigliere comunale di opposizione a Besana Brianza, sua città d’origine, e appassionata volontaria della associazioni umanitarie Emergency e Agape, lavora come ingegnere strutturista di opere civili in cemento armato e acciaio alla Tecon di Assago, che Tullio Balestra e Dario Varisco hanno fondato nel 1982. Proprio la Tecon, una trentina di persone in tutto, tra disegnatori e ingegneri, è tra le aziende italiane che si sono occupate della rimozione del relitto della flotta Costa.

Quando all’alba di martedì la Costa è tornata a galleggiare, Elena, che seguiva con i colleghi le operazioni dal centro di controllo, ha tirato un sospiro di sollievo. «Eravamo tutti tesissimi – ricorda l’ingegnere brianzola – e sentire il fischio della sirena che ha segnato la fine dei lavori, dopo diciannove ore che sembravano interminabili, per noi è stata una liberazione».