Tempi duri per il sindaco di Monza Roberto Scanagatti nei rapporti con i gruppi di minoranza in consiglio comunale. Dopo l’occupazione simbolica dell’aula consigliare da parte di Forza Italia e Lega per protestare contro l’amministrazione di centrosinistra.
Anche CambiaMonza (la forza politica che esprime come consigliere comunale Paolo Piffer) dice la sua e lo fa in modo speciale: con una revisione di Bocca di rosa di Fabrizio De Andrè dedicata al sindaco, pubblicata da massimo Merati sul sito di CambiaMonza. Si intitola il “Boccia ogni cosa”. Con qualche inciampo metrico, ma funziona: ecco l’incipit della canzone (mentre l’originale completo si trova qui).
Il “Boccia ogni cosa”
Sottotitolo: Il Sindaco e il Parco
Lo chiamavano “Boccia ogni cosa”
il veto metteva, il veto metteva.
Lo chiamavano “Boccia ogni cosa”,
non approvava nel parco una fava.
Appena presa la decisione di vietare qualsiasi evento
tutti s’accorsero con uno sguardo
che altre parole erano al vento.
Qualcuno rompe e lo fa per noia,
qualcuno lo sceglie per professione
“Boccia ogni cosa”né l’uno né l’altro
lui lo faceva per passione.
La passione spesso conduce
a proteggere solo le foglie
senza indagare
se dentro il parco
c’è un prato libero che poi ci accoglie.
E fu così che da un giorno all’altro
“Boccia ogni cosa”
tirò lo scontento
l’ira funesta dei cittadini
a cui aveva negato l’evento.
Ma i partiti di vecchio stampo
non brillano certo in iniziativa
le contromisure fino a quel punto
si limitavano all’invettiva.
Si sa che Giunta da’ buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio
Si sa che la Giunta da’ cattivi consigli
se non può più dare il buon esempio.