Vedano al Lambro, 20 nuovi appartamenti sull’area dell’ex spaccio Infiore

Sull’ex spaccio Infiore di Vedano al Lambro sorgeranno 20 nuovi appartamenti per un totale di 4.800 metri cubi, il piano attuativo è stato approvato in consiglio comunale coi soli voti della maggioranza
Vedano al Lambro, 20 nuovi appartamenti sull’area dell’ex spaccio Infiore

È passato con i soli voti della maggioranza il piano attuativo per la riqualificazione dell’ex spaccio Infiore: lunedì 19 il consiglio comunale ha approvato il progetto per la trasformazione in zona residenziale dell’area tra le vie Battisti e Carducci fino a qualche anno fa occupata dal complesso produttivo. I nuovi proprietari realizzeranno una ventina di appartamenti in classe energetica A, per un totale di 4.800 metri cubi, di cui cinque saranno venduti a prezzi convenzionati ad acquirenti che saranno indicati dal Comune.

Gli uffici, come ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Marco Tremolada, stileranno una graduatoria con i nominativi delle persone che avranno i requisiti che saranno comunicati nelle prossime settimane attraverso un bando. Gli operatori, inoltre, attrezzeranno a parcheggio un terreno di 1.110 metri quadrati che si affaccia su viale Battisti e lo cederanno al municipio. Il posteggio, che sarà utilizzato dai residenti nella zona, rappresenterà un comodo punto d’appoggio per chi sarà diretto all’area pubblica interna al Parco Litta Modignani. L’immobiliare, inoltre, realizzerà un marciapiede sul lato del complesso che dà su via Carducci e un passaggio pedonale tra quest’ultima via e la strada privata Leopardi.

Il piano non ha convinto la minoranza: «Riteniamo positivo – ha affermato Fabio Blasigh del Polo per Vedano – il recupero delle aree dismesse, ma non condividiamo interventi che comportino l’aumento della popolazione dato che il nostro è tra i comuni più densamente abitati della Provincia di Monza». Al suo voto contrario si sono aggiunti quelli della Lega e di Vivi Vedano.

Nel corso del 2015, come annunciato dal sindaco Renato Meregalli, l’amministrazione punta a riscattare i pali della luce di proprietà di Enel Sole per poi varare un progetto di illuminazione pubblica che, grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate, consenta di rischiarare meglio le strade a costi inferiori rispetto a quelli attuali. Proprio per questo gli uffici chiederanno alla società una stima del valore del riscatto in modo da valutare la convenienza dell’operazione.