Monza: lo portano a fare un esame in ospedale, un detenuto cerca di scappare

Tentativo di fuga di un detenuto del carcere di Monza, che si trovava all’ospedale San Gerardo per un esame: dopo il test in ambulatorio ha aggredito gli agenti e ha tentato l’evasione ma è stato bloccato.
Agenti della polizia penitenziaria di Monza
Agenti della polizia penitenziaria di Monza FABRIZIO RADAELLI

L’esame clinico lo ha fatto. Poi però ne avrebbe voluto fare un altro e al no dei medici ha tentato la fuga dall’ospedale San Gerardo. Strano? Non proprio: il paziente è un detenuto che si trovava in ambulatorio sotto la scorta della polizia penitenziaria di Monza. È successo in settimana, quando un detenuto italiano di 50 anni ha cercato di scappare dai corridoi del Nuovo senza i poliziotti.

Il sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe riscostruisce così quanto accaduto: «Sono stati momenti di grande tensione e la possibile evasione è stata sventata dall’ottimo intervento degli agenti di polizia penitenziaria. Il detenuto aveva una visita programmata in ospedale e per questo era accompagnato da una scorta. Dopo la visita, insoddisfatto, ne voleva fare un’altra e, al diniego del medico, ha improvvisamente aggredito i poliziotti di scorta ed ha tentato la fuga. Gli agenti, pur feriti, lo hanno però bloccato».

Il sindacato invita il ministero a un riconoscimento ufficiale agli agenti della scorta, intanto denuncia la situazione critica vissuta all’interno delle carceri italiane. «Nel 2015 abbiamo contato nelle carceri italiane 7.029 atti di autolesionismo, 956 tentati suicidi sventati in tempo dalla polizia penitenziaria, 4.688 colluttazioni, 921 ferimenti. Sette sono stati le evasioni da istituti penitenziari. Le carceri dunque sono ad alta tensione e scoppiano: ma per gli agenti, sempre più al centro di violenze assurde e ingiustificate. La Penitenziaria continua a ‘tenere botta’, nonostante le quotidiane aggressioni».

Per il sindacato all’organico nazionale della polizia penitenziaria mancano 8mila agenti e nonostante questo «la legge di stabilità ha bocciato un emendamento che avrebbe permesso l’assunzione di almeno 800 nuovi agenti, a partire dall’assunzione degli idonei non vincitori dei precedenti concorsi, già pronti a frequentare i corsi di formazione».