Souvenir, settore rosa: a Monza due imprese su tre sono gestite da donne

Sono 2mila le imprese di souvenir in Lombardia. un settore nel quale si danno particolarmente da fare le donne. In particolare a Monza, dove due aziende su tre sono rette da imprenditrici
Anche a Monza il commercio di souvenir funziona. Le imprese sono soprattutto al femminile
Anche a Monza il commercio di souvenir funziona. Le imprese sono soprattutto al femminile

Sono 2mila le imprese che si occupano di souvenir in Lombardia, un commercio che rappresenta il 10,4% del totale nazionale, con Milano (873 attività), Brescia (223) e Bergamo (211) a trainare il settore. Un settore in cui le donne la fanno da padrone, soprattutto a Monza: le attività individuali sono 1.068, il 55% del totale, di cui 553 (51,8%) con un titolare donna. Le quote rosa si localizzano soprattutto a Mantova (71,7%), Monza e Brianza (64,2%) e Varese (63,4%), meno a Milano (25%). Quali sono i ricordi più in voga? Non tramonta il campo della vendita di oggetti d’arte che, con 421 imprese, sostiene il settore; bene anche le imprese che offrono bomboniere (138, +1,5%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio su dati del registro delle imprese attive al primo trimestre 2016 e 2015.

Il merchandising lombardo è straniero. In Lombardia una impresa individuale su sei è guidata da un titolare straniero con 222 attività addette alla vendita di souvenir locali. Cinesi (51, 4,1%) e bengalesi (42, 3,4%) sono i primi nel settore.

L’Italia tiene a farsi ricordare. Roma (1.666 imprese di souvenir), Napoli (1.573) e l’area intorno a Milano (873) è la terna in cui convogliano il 22% delle 18.840 imprese italiane che traggono guadagno dal “ricordino” di un viaggio in qualche località dello Stivale. Milano si distingue per la distribuzione di oggetti d’arte (259).