Metropolitana, la linea lilla fino a Monza: ecco il piano del governo

Eccola qui, la bozza dello studio di fattibilità del prolungamento della linea 5 della metropolitana. Il tutto sarà formalizzato nei prossimi giorni, ma il Cittadino è in grado di anticipare alcuni passaggi fondamentali del progetto commissionato a Mm da Milano, Monza, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo.
La linea 5 della metropolitana arriva a Monza
La linea 5 della metropolitana arriva a Monza Redazione online

Eccola qui, la bozza dello studio di fattibilità del prolungamento della linea 5 della metropolitana. Il tutto sarà formalizzato nei prossimi giorni, ma il Cittadino è in grado di anticipare alcuni passaggi fondamentali del progetto commissionato a Mm dai comuni di Milano, Monza, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo che, quasi sicuramente, otterrà il via libera immediato dal Governo che lo inserirà nel Documento economico finanziario del 2016.

Lunedì il ministro alle Infrastrutture ha, infatti, spiegato chiaramente che Roma considera una priorità lo sviluppo del trasporto pubblico nelle grandi aree metropolitane. Ne ha parlato con tutti i sindaci brianzoli raccogliendo le loro istanze, a cominciare da quelle del primo cittadino di Monza, Roberto Scanagatti.

All’incrocio
Il piano – descritto da diverse fonti al Cittadino – prevede il congiungimento della linea 1 (la rossa) e della 5 (la lilla) a Bettola, dove saranno realizzati il deposito e il parcheggio di interscambio che dovrà intercettare non solo i pendolari che arriveranno fin lì in pullman, ma anche quelli che raggiungeranno la fermata con le loro auto.

Da Bettola la lilla proseguirà fino a Monza: l’intervento, che richiederà una spesa di 700 milioni e durerà 60 mesi a partire dall’avvio dei cantieri, sarà effettuato in due lotti. Il primo si fermerà subito dopo l’inaugurazione della prima stazione cittadina (dove, non è ancora definito) mentre il secondo prevederà le soste al polo istituzionale di via Grigna, alla Villa Reale e all’ospedale San Gerardo.

I treni, che percorreranno l’89% del tracciato in galleria chiusa e l’11% in superficie, scenderanno in trincea poco dopo Bignami. I convogli saranno costituiti da sette vagoni che viaggeranno con una frequenza media di sei minuti: le partenze ravvicinate sono giustificate dalla notevole densità di abitanti del territorio attraversato.

Assorbire auto – I 320.000 residenti nel bacino di riferimento del primo lotto, a cui si aggiungono i pendolari, ora si spostano prevalentemente in macchina: oltre l’80% di loro, infatti, utilizza i propri mezzi. Questo è l’argomento che ha convinto più di tutti il governo a dettare la priorità. Un dato simile lascia intravedere ottime prospettive di successo per il metrò che dovrebbe alleggerire di molto il traffico sulle strade, ridurre i tempi di percorrenza per chi è diretto a Milano così come per gli studenti e per i parenti dei malati che dalla città metropolitana, da Cinisello e dalle località vicine si dirigono al San Gerardo. Una volta a regime il collegamento faciliterà anche l’arrivo di turisti e visitatori alla reggia piermariniana e al Parco.

Il piano economico finanziario dell’opera sarà definito a breve e sarà spalancato ai privati, ma il più sembra fatto. Se i monzesi possono tirare un sospiro di sollievo per una metropolitana che non sembra più leggenda, non possono fare altrettanto gli abitanti del vimercatese: Mm va verso l’accantonamento del prolungamento della linea 2 da Cologno Nord a Vimercate, da anni sulla carta e già ridimensionato a più riprese. I treni dovrebbero essere sostituiti da mezzi, sia elettrici sia su gomma, che potrebbero correre a fianco del tracciato della Teem.