In una casa di Monza la cocaina che ha condannato i coniugi Spelta

Erano nascosti in un anonimo appartamento di via Silva al civico 11, a Monza, i 27 chilogrammi di cocaina che hanno condannato a morte , freddati da sei colpi di pistola, Massimiliano Spelta, 43 anni, e la sua compagna Carolina Ortiz Paiano, dominicana di 21. La coppia era stata uccisa per strada, in via Muratori, a Milano, da due killer in motocicletta.
I coniugi Spelta uccisi a Milano
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Erano nascosti in un anonimo appartamento di via Silva al civico 11, a Monza, i 27 chilogrammi di cocaina che hanno condannato a morte , freddati da sei colpi di pistola, Massimiliano Spelta, 43 anni, e la sua compagna Carolina Ortiz Paiano, dominicana di 21. La coppia era stata uccisa per strada, in via Muratori, a Milano, da due killer in motocicletta. La donna teneva in braccio la figlioletta di 2 anni, uscita illesa. Un’esecuzione spietata avvenuta un anno fa. Mercoledì sono stati arrestati i presunti assassini, si tratta di due pluripregiudicati di origini calabresi, Mario Mafodda, di 54 anni, e Carmine Alvaro, di 41 anni (quest’ultimo attualmente agli arresti domiciliari a Milano per una rapina). Proprio Mafodda sarebbe il proprietario dell’appartamento monzese dove è stata trovato l’ingente quantitativo di cocaina, per un valore di 40mila euro, che con Alvaro avrebbe ottenuto da Spelta e dalla moglie senza tuttavia pagarlo. Proprio le richieste sempre più esplicite di Spelta di saldare il debito avrebbero indotto i due pregiudicati a eliminarlo insieme alla moglie. L’appartamento monzese era stato messo a disposizione da parte di Mafodda di due colombiani. Partiti dal sospetto che dietro l’omicidio ci fosse un traffico di droga, gli agenti della squadra mobile di Milano hanno avviato delle indagini mirate che li hanno portati a Monza, in via Silva, dove hanno fermato Mafodda trovato in possesso di una copia delle chiavi dell’appartamento dove aveva nascosto la droga.