Arcore: trentenne morto sui binari, prevale l’ipotesi di un suicidio

Le indagini e gli accertamenti sono ancora in corso, ma al momento prevale l’ipotesi di un gesto volontario per il trentenne investito da un treno tra Arcore e Usmate. La circolazione sulla linea sta tornando alla normalità.
I soccorritori a Usmate e il treno fermo
I soccorritori a Usmate e il treno fermo Gabriele Galbiati

È un uomo di 28 anni la vittima dell’investimento ferroviario nella mattina di domenica 24 aprile sulla linea Milano-Lecco, dopo la stazione di Arcore. Ancora poche notizie sulla ricostruzione di quanto sia accaduto, ma sembra prevalere l’ipotesi di un gesto volontario da parte del ragazzo nato nel 1987. L’impatto dopo le 11, il treno – che aveva iniziato il viaggio a Porta Garibaldi – era ripartito dalla stazione arcorese e si sarebbe dovuto fermare a Carnate. Il macchinista non ha potuto fermare la corsa prima dell’investimento, il corpo è stato trascinato sui binari arrestandosi all’altezza di Usmate. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando di Vimercate, i vigili del fuoco, la polizia ferroviaria di Bergamo e i soccorritori del 118, ma non c’è stato nulla da fare se non constatare il decesso.

Dopo una giornata difficile per la linea, con treni che nei primi momenti hanno raggiunto anche 60 minuti di ritardo e cancellazione per consentire i rilievi e le analisi giudiziarie, dalle 17.10 la circolazione è stata riattivata e il percorso dei treni sta progressivamente tornando alla normalità, anche se si registrano ancora possibili ritardi fino a 20 minuti. I treni per Tirano sono stati fatti deviare via Seregno, mentre ai viaggiatori diretti a Carnate è stato suggerito di utilizzare le corse via Treviglio.