Vimercate: “Futurismo e pubblicità”, Fortunato Depero in mostra al Must – FOTO

FOTO - Novanta opere di Fortunato Depero in mostra al Must di Vimercate fino al 31 marzo: “Futurismo e pubblicità” per raccontare come l’avanguardia di inizio secolo scorso sia stata in grado di dare una identità al suo tempo.
Nella foto di presentazione, da sinistra: Massimo Pesenti, conservatore Must, i curatori Simona Bartolena e Maurizio Scudiero, il sindaco Francesco Sartini, l'assessore alla cultura Emilio Russo.
Nella foto di presentazione, da sinistra: Massimo Pesenti, conservatore Must, i curatori Simona Bartolena e Maurizio Scudiero, il sindaco Francesco Sartini, l’assessore alla cultura Emilio Russo. Anna Prada

«Quando vivrò di quello che ho pensato ieri» diceva Fortunato Depero, «allora incomincerò ad avere paura di chi mi copia». Che dice molto, e forse tutto, di quello che entrava nell’universo mentale e nella tavolozza di uno dei più eterodossi rappresentanti del Futurismo italiano, fuori dagli schemi al punto di sapere dettare gli schemi a chiunque altro.

Il concetto, sotto un altro punto di vista ma analogo, lo avrebbe ribadito molto più tardi Bruno Munari, il padre di tutti i designer italiani: che di fronte a un’opera d’arte contemporanea, e di fianco a chi diceva “avrei potuto farlo anch’io”, rispondeva – semplicemente – “ma non l’hai fatto”.

Si tratta di chi era in grado di essere un passo un po’ più avanti e sapeva descrivere (su un foglio di carta, su una tela, ovunque) quello che gli altri avrebbero adottato solo più tardi. E allora non interessa sapere se è facile, replicabile, lineare: tutto sta nel fatto che nessun altro lo aveva fatto prima.

Fortunato Depero lo ha dimostrato in maniera semplice: creando pubblicità quando la pubblicità si stava creando. È il racconto della mostra ospitata dal Must di Vimercate, che fino al 31 marzo in “Fortunato Depero. Futurismo e pubblicità” racconta in 90 opere come l’avanguardia di inizio secolo scorso sia stata in grado di dare una identità al suo tempo. Perché questo è la pubblicità: l’identikit della sua epoca. E lo dimostra, per esempio, la fisionomia del Campari che da Depero in poi è diventata icona.

La mostra è stata realizzata in collaborazione con l’Archivio Depero di Rovereto e con la curatela di Maurizio Scudiero e Simona Bartolena: ricostruisce il processo creativo di Fortunato Depero, esponente di primo piano del movimento Futurista, indagandolo attraverso un aspetto fondamentale della sua produzione: la collaborazione con il mondo industriale e aziendale”.

“Il percorso si snoda tra capolavori provenienti da importanti collezioni italiane – con dipinti, collage, tessuti, disegni e grafiche – e racconta la produzione poliedrica, giocosa e visionaria di questo artista fuori dagli schemi, che seppe precorrere i tempi, camminando sempre un passo avanti agli altri”.

Al Museo del territorio (Must), in via Vittorio Emanuele II 53 a Vimercate: mercoledì e giovedì 10-13; venerdì, sabato e domenica 10-13 e 15-19. Intero a 5 euro, 3 il ridotto. Informazioni museomust.it.