Musica, Giulia Casieri dal Turné di Monza fino al festival di Sanremo 2018

Febbraio uguale Festival di Sanremo. All’edizione numero 68, al via sul palco dell’Ariston, c’è anche la monzese Giulia Casieri che porta il brano “Come stai” nella gara delle nuove proposte. L’intervista e il video.
Monza Giulia Casieri Sanremo Giovani 2018: dal video di Come stai
Monza Giulia Casieri Sanremo Giovani 2018: dal video di Come stai

“Come stai? Come sei? Come dici? Cosa vuoi?”. Giulia Casieri arriva sul palco del teatro Ariston tra gli otto finalisti di Sanremo Giovani con una fila di domande e una voce dal timbro particolare, basso e soul. Ci arriva per raccontare la sua “storia senza filtri e senza rima” che ha già stregato Sarà Sanremo, e non nasconde l’emozione.

Una monzese di nuovo in Riviera dopo Irama (2016) che proprio nei giorni scorsi è stato accettato nella scuola di Amici , un sì dopo averci già provato due anni fa. Prima, appunto, di Sanremo. La storia di Giulia Casieri è tutta diversa. «Per me è tutto nuovo», racconta. Nei suoi 22 anni ci sono la passione per la scrittura, un diploma in ragioneria, gli studi di canto e un gruppo con cui macinare palchi e gavetta. A partire da quello, tutto monzese, del Turné di via Bergamo. La biografia racconta che dal 2010 al 2012 ha frequentato il Cpm, Centro professione musica di Milano, con ottime valutazioni.

Grazie all’incontro con l’insegnante di canto Michele Giuseppe Rovelli (Jane Studio) ha approfondito tecnica e interpretazione autoproducendo un disco acustico di cover internazionali che le ha permesso di incontrare Eros Ramazzotti e di arrivare all’accademia musicale Bunker 54 di Francesco Rapaccioli e Paola Folli (X Factor, Elio e le Storie Tese).

Partiamo da “Come stai“.
Sono partita dal ritornello. “Come stai?” e una domanda semplice che continuava a girarmi in testa, da lì ho sviluppato il resto del testo. L’ho scritta io, è molto autobiografica. Parla di una parte della mia vita che appartiene al passato, è il mio vissuto, attraverso le parole si capisce quello che sto dicendo. La parte musicale invece è stata curata dal produttore Andrea Ravasio, che mi ha aiutato a svilupparla musicalmente. In generale può ricordare la black music, in alcuni punti ci avviciniamo al mondo soul, non rappo ma parlo veloce.

E come ci è arrivata al Festival di Sanremo?
Ricordo di aver fatto ascoltare il pezzo al mio vocal coach ed è stato lui a consigliarmi di provare a mandarlo, che era interessante. E io ho provato. Non mi sarei mai aspettata di finire tra gli 8. Quando mi hanno comunicato che ero passata tra i 60 mi sembrava già incredibile. Senza mai avere avuto una esperienza televisiva, ho cantato a Sarà Sanremo da Villa Ormond su Rai 1. Una esperienza bellissima, molto forte, molto bella.

A fine esibizione, sulle ultime note, ti sei emozionata.
Mi sono emozionata perché mentre cantavo ho visto il pubblico alzarsi in piedi, per applaudirmi. Come se mi stessero ascoltando davvero.

Raggiunto il traguardo, si può fare un passo indietro. Come è nata la Giulia cantante?
Studio canto seriamente da 4-5 anni, è un amore nato con il tempo. Sono sempre stata una bambina piena di fantasia. Ho sempre scritto tanto, tra racconti e poesie. Poi, a un certo punto, ho sentito l’esigenza di raccontare quello che scrivevo e allora ci ho messo anche la mia voce. È successo intorno ai 14-15 anni e mi sono appassionata.

Quindi studio e teoria, ma anche la pratica tra Monza e Milano. Con gli Up 2 Funk che la passione per il ritmo la portano nel nome.
È il mio gruppo, stiamo insieme da circa quattro anni. Facciamo musica di tutti i generi, ma prediligiamo funky e soul.



Cantante e autrice. Cosa ti ispira?
In questo momento sono molto concentrata su me stessa, in questo momento sono io. Mi sento protagonista della mia vita e mi metto al centro. Come scrivo? dipende. Se mi viene l’ispirazione e non posso cantare prendo appunti al volo, quando sono più libera se mi parte l’ispirazione scrivo. E poi canto.

Il futuro?
Continuerò il mio percorso musicale a prescindere dal risultato di Sanremo. Mi aspetto di sfruttare al meglio questa occasione: l’attenzione è tutta rivolta a noi quella sera e spero di sfruttare il momento al meglio possibile, anche per il futuro.

Il Festival è in programma dal 6 al 10 febbraio. La gara delle nuove proposte inizia nella seconda serata e mercoledì inizia anche il festival di Casieri; durante la quarta serata – il 9 febbraio – sarà proclamato il vincitore dei giovani.

È in gara con Lorenzo Baglioni (Il congiuntivo), Alice Caioli (Specchi rotti), Mirkoeilcane (Stiamo tutti bene), Eva (Cosa ti salverà), Mudimbi (Il mago), Ultimo (Il ballo delle incertezze), Leonardo Monteiro (Bianca).