Monza: chi vuole tuffarsi in un mare di banconote?

Sabato 8 febbraio alla galleria Villa contemporanea di Monza la chiusura della mostra benefica Real Art #5. Dalle 17 alle 21 un’installazione aperta a tutti: una piscina di banconote in cui tuffarsi liberamente.
Un tuffo nel dollari con Peter Hide 311065
Un tuffo nel dollari con Peter Hide 311065

“Noi no, noi no, noi” oppure “Post tenebras lux”. O ancora “Centesimi”, “To Love Money”, “Magic” e “Dream of lucidity”, fino ad “Alert!” e “To love money over everything”: cambia il nome ma non cambia il senso della sfida che l’artista Peter Hide 311065 offre al pubblico della sua installazione. Ed è confrontarsi apertamente con il proprio rapporto con il denaro, la ricchezza, l’avarizia, il desiderio di possesso.

Prima a palazzo Lombardia con la presentazione di Martia Corgnati nel 2018, poi due anni di viaggio che hanno portato l’opera a Triuggio, a Milano e Gallarate, fino a Berlino e Venezia per tornare in Italia: ora a Monza, in occasione del finissage di “Real art #5”, la quinta edizione della collettiva benefica ideata dello stesso Peter Hide, nome d’arte di Franco Crugnola.

A ospitarla è la galleria Villa Contemporanea di via Bergamo 20, che propone per la chiusura sabato 8 febbraio un evento speciale aperto a tutti, dalle 17 alle 21, con il Cittadino media partner: “Abbaglio Rem”, la nuova declinazione del progetto che si traduce in una mare di banconote in cui immergersi, camminare, tuffarsi per provare una volta l’ebbrezza di possedere tutto il denaro che si sia mai desiderato. Proprio così: un sogno, un illusione, come denuncia il titolo che parla di fase rem (quella del sonno in cui appunto si sogna, rapid eye movement) e di abbaglio, quello che si avverte davanti a un improvviso baluginio – oro, gioielli, monete sonanti.

Monza: chi vuole tuffarsi in un mare di banconote?
Una delle declinazioni dell’installazione

Una piscina di dollari in linea con la money art ideata da Crugnola nei panni di Peter Hide. “Cerco di rappresentare attraverso immagini che fanno parte del nostro vivere quotidiano, ed apparentemente concilianti, gli opposti che esse stesse rappresentano, e di aprire nella mente dello spettatore che vorrà approfondirne la lettura, una porta immaginaria verso il pericolo della sopraffazione dell’effimero” scrive l’artista spiegando le sue opere. “In una società contemporanea, dove tutto è misurabile col e dal denaro, e dove spesso si ha la sensazione che non solo il materiale ne sia soggiogato, ma anche l’immateriale, la parte più unica che contraddistingue l’individuo, il denaro, ha per me il valore simbolico di rappresentare il pericolo di una vasta decadenza culturale, e per opposto il degrado che la sua mancanza ne produce”.

Varesino de l 1925, Franco Crugnola è architetto, designer e creativo: ha collaborato tra l’altro con aziende come Swatch e Alessi e nel settore dell’arredamento. L’avvicinamento all’arte non come semplice fruitore inizia negli anni Ottanta a New York, dove incontra gli esordi della street art. Ha esposto anche al padiglione Tibet durante la 57esima Biennale d’arte di Venezia. “Non voglio rappresentare graficamente la povertà, la violenza fisica o psicologica, il degrado ambientale, ma neppure la bellezza generata solo ed unicamente dalla manipolazione della ricchezza, la sensazione di potenza quasi divina ed il sogno di felicità, ma voglio far riflettere su che cosa genera ciò per cui tutti noi ci affanniamo, viviamo e a volte moriamo: il denaro.”

Monza: chi vuole tuffarsi in un mare di banconote?
Una delle declinazioni dell’installazione

“Come nell’ossimoro del suo nome, Peter Hide, che accosta l’ingenuità dell’eterno bambino, Peter Pan, al lato oscuro del mostro, Mr Hyde, l’artista utilizza le banconote che diventano il simbolo ultimo della dualità bene/male: spetta solo a noi decidere che uso farne e, di conseguenza, decidere quale aspetto mostrare di noi” spiega la gallerista Monica Villa: durante l’installazione – happening verranno scattate le fotografie di coloro che interverranno che saranno poi pubblicate su il Cittadino di Monza e Brianza, media partner dell’evento.

Sarà anche l’occasione per scoprire la pubblicazione-portfolio d’arte Real Art #5, a carattere benefico, con opere uniche ed autografe di quattordici artisti contemporanei.