Gp d’Italia, Frecce tricolori e Monza: «Quanto affetto ci regala la Brianza»

Un appuntamento atteso e ormai felice tradizione che accompagna alla partenza del Gran premio: il passaggio della pattuglia acrobatica dell’Aeronautica. «Tanta gente si interessa e si avvicina al nostro mondo»
Umberto Andreoletti, operations director dell’autodromo, accompagna le Frecce tricolori nel paddock per pianificare il passaggio prima del Gp d’Italia
Umberto Andreoletti, operations director dell’autodromo, accompagna le Frecce tricolori nel paddock per pianificare il passaggio prima del Gp d’Italia

Dallo Stato maggiore dell’Aeronautica militare lo dicono chiaramente: «Tutto questo affetto verso le Frecce tricolori lo avvertiamo eccome. Non solo qui nel contesto della Formula 1, ma anche a Monza e in Brianza. Uno dei tanti episodi: ieri in pasticceria a Desio, notando le nostre uniformi, ci hanno dimostrato la consueta curiosità e chiesto informazioni». Perché in fondo, al sesto anno di connubio tra il passaggio delle Frecce e la partenza del Gp di Formula 1, il matrimonio non solo è ben riuscito. Ma genera un numero crescente di giovani che prima si interessano, poi si avvicinano al mondo dell’aeronautica. «Per noi è chiaramente una promozione indotta, quella che effettuiamo in occasione del Gp d’Italia. Le persone sentono il sorvolo, attendono il passaggio, si interessano. E proprio i bambini e i ragazzi sono quelli che più restano colpiti». Ancora di più in un periodo in cui le manifestazioni, anche extra sportive, continuano a essere sporadiche. «La prossima settimana festeggeremo a Rivolto, in Friuli Venezia Giulia, il 60esimo di fondazione. Ma come per questo Gp, anche noi avremo forzatamente numeri di accesso ridotti. In precedenti occasioni abbiamo radunato anche 55mila appassionati, quest’anno dovremo limitarci ad ospitarne un massimo di 8500».