Tre bike-smile per Desio, ancora ComuneCiclabile: «Cresciuti i tracciati e i punti dove parcheggiare le bici»

Desio è sempre più una città a misura di bicicletta e per il secondo anno consecutivo ha ottenuto l’attribuzione del titolo di ComuneCiclabile attribuito da Fiab.
Desio: nuova segnaletica corso Italia via Garibaldi piazza Conciliazione
Desio: nuova segnaletica corso Italia via Garibaldi piazza Conciliazione

Se non è una bike revolution, poco ci manca. Desio è sempre più una città a misura di bicicletta e per il secondo anno consecutivo ha ottenuto l’attribuzione del titolo di ComuneCiclabile. Ad attribuirlo è stata la Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) dopo aver verificato sul campo la crescita del tasso di «ciclabilità». In Brianza si conferma insieme a Sulbiate, nel Vimercatese.

Per l’assessore alla Mobilità, Giovanni Borgonovo, si è trattato di un «cambio di paradigma»: «Sui quasi 15 chilometri quadrati di territorio sono aumentati in modo esponenziale i tracciati dedicati per muoversi su due ruote in modo sicuro e facile. Cresciuti anche i punti dove parcheggiare le due ruote in modo sicuro».

Tre bike-smile per Desio, ancora ComuneCiclabile: «Cresciuti i tracciati e i punti dove parcheggiare le bici»
Desio: l’assessore Borgonovo

Il punteggio della prestigiosa istituzione che ha per finalità la diffusione della bicicletta come mezzo di trasporto intelligente ed ecologico, in un quadro di riqualificazione dell’ambiente urbano ha fatto balzare la città di 42mila abitanti ma con oltre 25mila auto circolanti da due a tre Bike-Smile: una sorta di oscar delle città bike-friendly.

Un vero «pallino» la bicicletta, per Giovanni Borgonovo, noto per aver promosso il primo cinema itinerante a pedali della Brianza. Ora Desio punta ancora più in alto: «Ci piacerebbe – aggiunge Borgonovo – raggiungere il traguardo delle cinque bike-smile: un traguardo che finora hanno raggiunto solo città europee ad alta vocazione ecologica come Friburgo e Copenhagen». In un anno a Desio le strade del centro storico si sono «convertite» in 30 Zone con le auto che procedono a bassa velocità e dando la precedenza a pedoni e ciclisti. Una «rivoluzione che non tutti hanno digerito facilmente.