Seveso, meglio il carcere dei domiciliari a casa del fratello

Meglio la vita dietro le sbarre che convivere col fratello. È una delle motivazioni all’origine del trasferimento in carcere a Monza di un trentasettenne che era ai domiciliari a Seveso dal parente.
Carcere di Monza
Carcere di Monza

Meglio la vita dietro le sbarre che convivere col fratello. È una delle motivazioni all’origine del trasferimento in carcere a Monza di un trentasettenne nato in Albania ma residente ad Alba Adriatica, da mesi in regime degli arresti domiciliari a Seveso a casa del fratello. Un provvedimento preso dal giudice in seguito alla condanna dell’albanese per fatti avvenuti nel 2017 ad Alba Adriatica e nello specifico lo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. A Seveso però la difficile convivenza col parente l’ha spinto più volte a non rispettare il provvedimento restrittivo e così in settimana i carabinieri hanno bussato alla sua porta notificandogli un ordine di carcerazione. Il resto della pena, un anno, cinque mesi e dieci giorni, lo sconterà tranquillamente da solo in una cella.