Seregno inaugura largo Giovanni Colli: conquistato da don Orione lasciò tutti i suoi beni per sostenere la sua opera

Il primo sacerdote orionino don Mario Ponzano il 20 aprile 1950, giungeva a Seregno e si insediava a villa Colli. Iniziava così il cammino dell’opera che ospita 150 persone tra anziani e disabili
Il prevosto monsignor Bruno Molinari mentre benedici largo Colli con a fianco il sindaco Rossi, don De Col e i familiari di Colli ( foto Volonterio)
Il prevosto monsignor Bruno Molinari mentre benedici largo Colli con a fianco il sindaco Rossi, don De Col e i familiari di Colli ( foto Volonterio)

All’interno degli eventi programmati in occasione del 70 anni di presenza in Seregno del Piccolo Cottolengo di don Orione di via Verdi, alle 12, di domenica 30 maggio, è stato inaugurato largo Giovanni Colli, che fronteggia l’edificio dell’opera e l’annesso santuario di Maria Ausiliatrice. Giovanni Colli, conquistato dalla santità di don Luigi Orione, che aveva incontrato a Seregno nel 1940, alla sua morte avvenuta il 6 novembre 1949, lasciava tutti i suoi beni per una finalità caritativa. Il primo sacerdote orionino don Mario Ponzano il 20 aprile 1950, giungeva a Seregno e si insediava a villa Colli, e da li iniziava con molta fatica il cammino dell’opera che col tempo è diventata una grande realtà che ospita tra anziani e disabili 150 persone.

All’inaugurazione erano presenti il sindaco Alberto Rossi, l’assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Borgonovo, i nipoti di Colli Gianbattista, Mariarosa e Francesca Fumagalli, Franca Maria Nobili, Marco Rossi, oltre a don Graziano De Col, direttore del don Orione con il confratello don Carlo Marin. La benedizione è stata impartita dal prevosto della comunità pastorale san Giovanni Paolo II, monsignor Bruno Molinari. Il sindaco Rossi, ha sottolineato che è la prima volta, da quando è in carica, che inaugura una struttura simile.

“Onorato di dedicare un luogo della città- ha aggiunto il primo cittadino- ad un grande concittadino che ha reso possibile un’opera aperta alle persone in situazioni disagio e in qualunque condizione di disabilità, ma anche per la disponibilità ad interloquire e a confrontarsi con la società civile e con l’intero mondo della associazioni”. Don Graziano De Col nel prendere la parola ha affermato: “ il sogno-desiderio si è realizzato. Il 26 gennaio 2020, domenica della famiglia, quando abbiamo dato solennemente inizio, davanti a villa Colli, agli eventi del 70mo del don Orione, con un certo ardimento e titubanza avevo avanzato la richiesta al sindaco e alla giunta comunale, che ci sembrava quasi irrealizzabile. A distanza di oltre un anno il sogno è stato esaudito”.