Nuovi semafori intelligenti a Seregno, automobilisti in coda: «Sono impianti perditempo»

Polemiche a Seregno dopo l’installazione dei nuovi semafori temporizzati all’intersezione tra via allo Stadio in direzione sud verso Desio con via Toselli e viceversa, e quello di via Toselli con via Milano. Le proteste degli automoblisti.
Auto in coda a causa dei nuovi semaforti( foto Volonterio)
Auto in coda a causa dei nuovi semaforti( foto Volonterio) Paolo Volonterio

I “semafori intelligenti” installati a Seregno all’intersezione tra via allo Stadio in direzione sud verso Desio con via Toselli e viceversa, e quello di via Toselli con via Milano, stanno risultando poco pratici alla viabilità locale, creando colonne di auto in qualsiasi ora del giorno e della settimana, soprattutto nelle ore di punta del mattino, mezzogiorno e nel tardo pomeriggio.

La conseguenza dei “semafori intelligenti” ha portato ad un ulteriore carico di traffico sulle vie Oliveti che confluisce su via Bellini che a sua volta si riversa alla rotonda di via allo Stadio, e di corso Matteotti con code interminabili, circa un chilometro, sino all’intersezione con via Cavour in direzione nord.

“Erano molto meglio i semafori precedenti – ha detto Claudio Busnelli – più che intelligenti questi semafori con temporizzatore li definirei perditempo. Nel dopo vacanze il traffico è aumentato in maniera esponenziale e le conseguenze le paghiamo noi ogni giorno. Con le attività che hanno ripreso dopo la lunga sosta per il Covid ci stiamo accorgendo dell’impedimento che stanno creando questi semafori. Io abito nel quartiere sant’Ambrogio e per recarmi al lavoro in zona Lazzaretto debbo passare per Santa Valeria e il centro città. Bisogna al più presto che i preposti al traffico trovino una soluzione, così non si può andare avanti”.

Si accoda alla protesta Gigi Molteni: “Per recarmi in viale Edison da via D’Azeglio ci impiego oltre trenta minuti. Sia all’andata che al ritorno impossibile spendere tutto questo tempo in coda. E andando incontro alla brutta stagione le cose potrebbero anche peggiorare”. Il coro di proteste degli automobilisti è unanime.