Monza: l’arte di Benedetta Micale per le nuove collezioni di Casahomewear

C’è anche la monzese Benedetta Micale, studentessa dell’accademia Carrara di Bergamo, tra i giovani artisti scelti da Casahomewer per disegnare le sue nuove collezioni.
La biancheria per la casa ideata da Benedetta Micale
La biancheria per la casa ideata da Benedetta Micale

C’è anche una studentessa monzese tra i vincitori del concorso “Letto ad arte” indetto da Casahomewear. Si chiama Benedetta Micale e dopo aver frequentato il Liceo Artistico Preziosissimo Sangue ha continuato il suo percorso di studi artistici all’ Accademia di Belle Arti Giacomo Carrara di Bergamo.

Insieme ad altri quattro compagni di studi, Chiara Gualtieri, Elisa Rossoni, Nicole Russo e Nicola Zanni, Benedetta ha saputo interpretare la collezione “Letto ad Arte” presentata dal sito di arredo casa con uffici nel capoluogo orobico rappresentando il luogo del sonno, del sogno, dell’amore, della gioia e della solitudine con particolare maestria e creando una collezione di biancheria letto, ricca di fascino ed originalità, con prodotti funzionali e al tempo stesso capaci di attivare pensieri, emozioni, sensazioni. Le riproduzioni artistiche dei giovani artisti sono state realizzate con un sistema digitale ad alta definizione e coloranti reattivi, a garanzia di un prodotto di alta qualità e di una maggior brillantezza e con finiture artigianali di alta qualità. Lenzuola, federe, trapunte, copripiumini sono in raso di puro cotone rigorosamente Made in Italy. Benedetta non è nuova a progettazioni.

Quando era ancora una studentessa ha realizzato insieme alla sua classe l’ambientazione e parte dell’arredamento di un centro per malati di Alzheimer. Ama i temi sociali, collabora con il Fai e ha vanta esperienze di lavorazioni artigianali. Dal 2018 partecipa a mostre collettive sul territorio bergamasco. Riflettendo sul tema del letto, la giovane monzese si focalizza sul momento più significativo: il sogno. L’idea è quella di continuare un sogno non finito. Sembra di sognare ore ed ore, navigando in scenari ed avventure di ogni genere, alcune volte si vive l’inimmaginabile al-tre volte si rivive il quotidiano in modo così attendibile che non si sa poi discernere il vero dal reale.

La sua opera si intitola {U} ed è caratterizzata da una base di tela bianca a forma circolare che viene macchiata di china blu per rimandare al mare e al cielo, simboli di fluidità e vita. Attraverso la tecnica del ricamo, la monzese ha cucito un filo di cotone arancione che forma tanti piccoli “trattini” che si muovono nello spazio spontaneamente, seguendo però la logica ordinatrice delle chiazze blu.