Monza: il radiologo del San Gerardo aggredito in carcere da un detenuto

Nuova aggressione nella casa circondariale di Monza a pochi giorni da un altro episodio: a farne le spese un radiologo del San Gerardo e alcuni agenti di polizia penitenziaria.
Agenti di polizia penitenziaria
Agenti di polizia penitenziaria FABRIZIO RADAELLI

Nuova aggressione all’interno della casa circondariale di Monza ai danni del personale. Giovedì 1 aprile, in mattinata, un detenuto senza alcun motivo ha iniziato ad aggredire verbalmente il radiologo dell’ospedale San Gerardo che stava eseguendo un esame. Subito è seguita l’aggressione fisica ai danni del sanitario. A salvarlo è stato l’intervento tempestivo del personale di polizia penitenziaria.

A riferirlo ancora una volta è l’Osapp, l’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria, a pochi giorni da un altro atto violento contro due agenti di polizia, picchiati sul volto da un altro detenuto.

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Il detenuto, alto quasi due metri, ha aggredito un vicesovrintendente e un agente scelto della polizia. In aiuto dei due agenti sono intervenuti anche altri poliziotti per bloccare la furia del detenuto, che è stato poi ricondotto in cella. I primi due agenti intervenuti in soccorso del sanitario aggredito hanno riportato rispettivamente contusioni a una spalla e al polso. Condotti al pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo sono stati subito dimessi con prognosi rispettivamente di tre e cinque giorni.

«Siamo di fronte a detenuti sempre più aggressivi e a un sistema che non funziona – ha commentato Giuseppe Bolena, segretario regionale dell’Osapp -. Speriamo che il ministro Cartabia intervenga in tutela degli uomini dello Stato. Il sistema sanzionatorio previsto dall’ordinamento penitenziario è troppo blando e spesso c’è la reticenza nei direttori penitenziari per la sua piena attuazione. Ci auguriamo – conclude Bolena – che la politica anche questa volta non stia a guardare».