Monza: Adriano Del Mastro, il fornaio che coltiva il frumento per la sua farina

Un primo ettaro di terra a Busnago per coltivare il frumento che diventerà la sua farina: il progetto del fornaio di Monza Adriano Del Mastro.
Adriano Del Mastro con Emanuela Di Loreto
Adriano Del Mastro con Emanuela Di Loreto Fabrizio Radaelli

Le prime pianticelle hanno fatto capolino dal terreno freddo e brullo di novembre ormai da qualche settimana: sono nate dai semi di frumento Rebelde piantati a Busnago, nei terreni dell’azienda agricola e agriturismo “Cascina Gallina”. Serviranno al Forno Del Mastro per preparare il pane che venderanno nei locali di via Cavour a Monza, a ridosso del centro storico.

«Per la prima volta abbiamo seminato – ha spiegato Adriano Del Mastro, 33 anni – e non vediamo l’ora del raccolto, a luglio. Avere la nostra farina rappresenta per noi un passaggio importante: da tempo pensavamo a un progetto del genere e finalmente abbiamo avuto modo di realizzarlo».

I contatti con la realtà di “Cascina Gallina” esistevano già da qualche tempo: una connessione avvenuta grazie al progetto “Spiga&Madia” che, nell’ambito del DesBri, dal 2006 si propone di “verificare la possibilità di ricostruire una filiera di pane biologico interamente gestita nel territorio della Brianza monzese”, entro un raggio di cinquanta chilometri, “nell’ottica di un’alleanza che ha come punti chiave la sostenibilità ecologica, la redditività dell’attività agricola, la qualità del prodotto finale e il consumo come esperienza conviviale e qualitativa”, si legge nel sito dedicato al progetto.

Monza: Adriano Del Mastro, il fornaio che coltiva il frumento per la sua farina
Le prime pianticelle a Busnago

«Per ora abbiamo seminato un ettaro – aggiunge Del Mastro – e abbiamo scelto il Rebelde perché è una varietà italiana. La nostra intenzione, però, è quella di espanderci: per continuare a produrre un pane che nasce da una filiera territoriale ma che sia accessibile a tutti».

Oltretutto il Forno Del Mastro nel mese di ottobre ha sottoscritto anche il “Manifesto dei panificatori agricoli urbani”: «Si tratta di dieci punti cardine, che spiegano i principi alla base del nostro lavoro. A firmarlo 82 panificatori di 50 forni di tutta Italia: su Monza, per ora, siamo gli unici ad aver aderito». L’entusiasmo di via Cavour è stato condiviso da “Cascina Gallina” anche sui social: “Il detto dice ‘Sotto la neve pane’ e in effetti il frumento Rebelde sotto le mani di Forno Del Mastro diventerà davvero pane”, scrivono il 2 dicembre postando un video del campo coperto da una leggera coltre di neve.

Per Adriano Del Mastro e Emanuela Di Loreto quella di dare sempre più spazio a prodotti del territorio è una volontà che presto diventerà una realtà ancora più strutturata grazie anche all’apertura di un piccolo market dedicato alla vendita di prodotti alimentari e cosmetici artigianali: succederà a partire dal mese di gennaio, sempre in via Cavour, e «sarà qualcosa che andrà anche oltre il concetto di bio e di chilometro zero», anticipano, aggiungendo poi che «anche per la strada, per questa via Cavour che tanto spesso finisce nelle pagine di cronaca dei giornali, sarà un bel segnale».