Monza: a sei mesi dalla morte gli amici del Roadhouse ricordano Stelio Giannoni

Si sono ritrovati nel locale che amava, parenti e amici, a sei mesi di distanza dalla sua scomparsa a soli 52 anni: ecco l’omaggio del Roadhouse a Stelio Giannoni.
Monza Commemorazione Stelio Giannoni
Monza Commemorazione Stelio Giannoni Fabrizio Radaelli

L’hanno ricordato in tanti, martedì sera, al Roadhouse di piazza Castello, davanti teatro Binario 7, locale che frequentava spesso e volentieri. Sono passati esattamente sei mesi dalla scomparsa di Stelio Giannoni: era il 12 settembre dell’anno scorso quando il monzese, 52 anni, perdeva la battaglia contro la malattia che lo stava consumando da sei anni.

Il 12 marzo familiari e amici si sono di nuovo riuniti e hanno affisso a una delle pareti del locale un piccolo quadro contenente una fotografia di Stelio, uno scatto che ha immortalato la cerimonia di dispersione delle ceneri, avvenuta sull’alpe Ventina, a Chiesa in Valmalenco, e le firme di tutte le persone che hanno partecipato all’ultimo saluto. Stelio, designer di professione, studiava architettura al Politecnico di Milano: gli mancavano solo due esami al traguardo della laurea. «La sua laicità, il suo illuminismo, l’anticonformismo e la creatività gli avevano dato la forza di reagire, e di combattere il male – ha ricordato il padre Zelindo, storica colonna della sinistra monzese – non chiudendosi in se stesso ma, anzi, tenendosi più impegnato e occupato che mai. Stelio amava sciare, era appassionato di automobilismo e di motociclismo. Si interessava di cucina, cinema e teatro e nell’ultimo periodo si era avvicinato anche alla scultura». Ma era la montagna una delle sue passioni più grandi: frequentava la Valmalenco fin dall’infanzia: «A Chiesa, che per lui era più di una seconda casa, aveva molti amici e molte amiche – ha aggiunto ancora il padre – e amici da Monza erano venuti a trovarlo proprio lì durante l’ultima estate. Ed è stato proprio per l’amore di quelle montagne che ha chiesto alla sua compagna, Barbara Sandrini, di disperdere le ceneri sulla Ventina».

Amici e familiari si sono dati un nuovo appuntamento per il prossimo 12 settembre, in quello che sarà il primo anniversario della sua morte: di nuovo a Chiesa, di nuovo tra le sue montagne.